Il privilegio contro l’autoincriminazione ovvero il diritto al silenzio dell’indagato o dell’imputato, costituisce un diritto fondamentale della persona di cui deve essere conosciuto il percorso evolutivo al fine di contrapporlo alle insidie del dovere di collaborazione. Dai primi riconoscimenti degli anni ’60 e ’70, il Boomer si è poi aperto alle nuove ...
di Novella Galantini, Professore di Procedura penale – Università di Milano Statale
Secondo la Corte è precluso il ricorso contro sentenza di patteggiamento a pena sospesa, priva della statuizione sugli obblighi ai quali è subordinato il beneficio, giacché tale mancanza non determina un’ipotesi di illegalità della pena. Le pronuncia, condivisibile, alla luce della nozione di pena illegale elaborata dalla giurisprudenza, comporta, tuttavia, che ...
di Giuseppe Tabasco, Ricercatore di Diritto processuale penale – Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro
Le Sezioni Unite della Corte di cassazione hanno affermato che, nell’applicare la continuazione in executivis tra più condanne, fra le quali una irrogata per un delitto punito con la pena dell’ergastolo sostituita, in sede di cognizione, con anni trenta di reclusione, il giudice deve considerare quale “pena più grave inflitta” quella risultante dalla ...
di Francesco Lazzarini, Dottorando di ricerca in Diritto processuale penale – Università degli Studi di Milano
Le Sezioni unite intervengono sull’applicazione nel tempo del divieto – introdotto in seno alla disciplina della confisca allargata dall’art. 31, l. 17 ottobre 2017, n. 161 – di giustificare la sproporzione patrimoniale mediante redditi sottratti all’imposizione fiscale. La soluzione prescelta implica una sostanziale parificazione alla legge del precedente arresto ...
di Bartolomeo Romanelli, Giudice penale presso il Tribunale ordinario di Novara – Dottore di ricerca in Diritto processuale penale presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca
Una recente sentenza della Corte costituzionale fornisce l’occasione per riflettere sui margini del diritto di “difendersi provando” dell’indagato, con particolare attenzione al caso in cui, raggiunto da un provvedimento di archiviazione per scadenza del termine prescrittivo, egli intenda sollecitarne la rimozione per rinunciare alla causa estintiva del reato e dimostrare, ...
di Francesco Trapella, Ricercatore in Diritto processuale penale – Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara
Con una decisione in linea con l’orientamento consolidato, la Corte di cassazione conferma la distanza dalla giurisprudenza eurounitaria, sul doppio terreno delle garanzie di genuinità del tracciamento satellitare e della tutela dei diritti individuali, dimostrando, ancora una volta, una scarsa consapevolezza delle capacità intrusive della geolocalizzazione e delle ...
di Flavia Albano, Dottore di ricerca in Procedura penale – Università del Salento
Di recente la Corte di Strasburgo ha affermato che sussiste la violazione dell’art. 6 C.e.d.u. nel caso di un giudice del rinvio che, dopo l’annullamento della sentenza assolutoria da parte della Corte di cassazione, ometta di riacquisire le dichiarazioni dei testimoni d’accusa: si determina, in tal modo, una violazione del principio di immediatezza e, di lì, la ...
di Giulia Coretti, Dottoranda in Diritto processuale penale – Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara
Il percorso per superare le problematiche legate agli ospedali psichiatrici giudiziari, avviato con l’art. 3-ter del d.l. 22 dicembre 2011, n. 211, continua ad essere caratterizzato da incongruenze e punti critici. Questi riguardano principalmente il sistema attuale di assegnazione dei pazienti psichiatrici autori di reato alle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza ...
di Mena Minafra, Ricercatrice di Diritto processuale penale – Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
Il presente contributo è diretto ad analizzare le principali questioni problematiche in materia di concorso esterno in associazione di stampo mafioso che nel corso degli anni non hanno trovato compiuta soluzione. In particolare, prendendo le mosse da tre recenti decisioni della Corte di legittimità, si formula il tentativo di delineare la struttura del reato commesso ...
di Carlo De Gasperis, Dottore di ricerca in diritto penale – Università di Roma “Tor Vergata”
Al pari dei suoi predecessori, anche il legislatore della c.d. riforma Cartabia ha reputato la disciplina delle impugnazioni un settore privilegiato su cui intervenire per garantire la tanto agognata speditezza processuale, non curandosi adeguatamente dell’importanza del diritto al controllo sulla pronuncia sfavorevole. Tra le innovazioni apportate, figurano disposizioni funzionali a ...
di Cesare Trabace, Assegnista di ricerca in Diritto processuale penale – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
L’articolo offre uno spunto di riflessione sulla misura cautelare personale coercitiva di cui all’art. 282-ter.
Le prescrizioni della misura de qua, recentemente modificata nel 2019 ed in seguito riformata nel 2023, comportano un divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, strumentali a garantirle maggiore libertà fisica e psicologica. La ...
di Giuseppe Tuccillo, Università degli Studi di Napoli “Parthenope”
La declinazione del rapporto tra la “volontà imputato” ed “esercizio della giurisdizione penale” discende direttamente dall’idea politica stessa di come il processo penale viene configurato a livello costituzionale e codicistico. La volontà dell’imputato nella sede processuale, allora, viene analizzata nelle sue linee generali alla luce della ...
di Pasquale Raucci, Dottore di ricerca in Diritto processuale penale – Università della Campania Luigi Vanvitelli
L’articolo intende analizzare l’annosa questione dell’immunità giurisdizionale degli Stati in ordine alla responsabilità civile per crimini internazionali, ponendo specifica attenzione alla problematica dei reati compiuti dalle forze naziste durante il secondo conflitto bellico mondiale ed accertati nei processi penali militari italiani. In particolare, ...
di Francesco Callari, Professore di Ordinamento giudiziario – Università degli Studi di Palermo
I recenti arresti della Corte costituzionale sull’approvvigionamento delle comunicazioni riservate dei parlamentari non elidono i dubbi di “razionalità” costituzionale e di “legalità” delle disposizioni ordinarie che lo disciplinano. Sullo sfondo, lo “scontro” tra le Corti – nazionali e sovranazionale – sui modi acquisitivi della ...
di Fabiana Falato, Professore associato di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Introdotto nel 1974, il reato di falso in prospetto, in ragione della crescente attenzione alla tutela del risparmio, ha nel tempo subito numerose modifiche, tanto nella sua collocazione sistematica, quanto nei suoi elementi strutturali. Attualmente, l’art. 173-bis del t.u.f. presenta ancora diverse criticità irrisolte che necessitano di essere affrontate in considerazione della ...
di Carlo Longari, Ricercatore di Diritto penale – Università degli studi di Roma Tor Vergata
Il d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 si segnala, tra le altre innovazioni, per la peculiare sistematica delineata nella lotta alle pene detentive di breve durata. La ricerca dell’alternativa al carcere, perseguita in concreto, attraverso l’anticipazione alla fase di cognizione di dinamiche collocate sinora nella fase esecutiva, rimodula il rapporto tra legge, giudice e pena nella ...
di Luciano Calò, Dottore di ricerca in diritto e processo penale – Università del Salento