Nel testo si sviluppa un’analisi critica della c.d. Riforma Cartabia della giustizia penale, concentrandosi in particolare su alcune sue caratteristiche e sul suo scopo principale – ottenere maggiore efficienza riducendo i tempi del processo – perseguito, però, anche a costo di sacrificare eccessivamente numerose garanzie fondamentali del giusto processo
di Gaetano Insolera, Professore dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna
A breve distanza da un autorevole precedente la Corte costituzionale definisce la nozione di “corrispondenza”, concetto che comprende ogni forma di trasmissione ad altri del pensiero. Superate le letture formalistiche dell’art. 15 Cost., ora si impone l’urgente ripensamento della disciplina del sequestro dei dispositivi elettronici.
di Gian Marco Baccari, Professore associato confermato di Diritto processuale penale – Università di Siena
La “progressione processuale non conforme” pone inevitabilmente il tema del fondamento del primato assegnato alla seconda decisione. Tuttavia, la risposta non è la stessa per ogni tipo di sovvertimento, ma cambia a seconda che vi sia o meno un’intersezione con il fenomeno della reformatio in peius. Soltanto nel primo caso è assicurato un varco ...
di Giulia Mantovani, Professoressa associata di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Torino
La Corte di Cassazione, alla luce delle modifiche apportate all’art. 18-bis della l. n. 69/2005 dal d.l. n. 69/2023, convertito, con modificazioni, nella l. n. 103/2023, ha ritenuto correttamente censurate ai sensi dell’art. 606, lett. b), c.p.p. le doglianze che involgono l’accertamento del radicamento del soggetto nel territorio dello Stato poiché il legislatore ha ...
di Alessandra Giangrande, Dottoranda di ricerca in Diritti e Sostenibilità – Università del Salento
L’art. 410-bis c.p.p. detta la regola per cui l’ordinanza di archiviazione è nulla solo nei casi previsti dall’art. 127, comma 5, c.p.p., ossia limitatamente alle ipotesi in cui non è assicurato il contradditorio ovvero garantito il diritto di partecipazione e di difesa delle parti interessate.
Diversamente, nel caso in cui il provvedimento di archiviazione sia ...
di Raffaele Tecce, Ricercatore di Procedura penale – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Il contributo prende in esame le novità contenute nella sentenza additiva n. 10/2024, con cui la Corte costituzionale ha riconosciuto il diritto all’affettività e alla sessualità finora negato ai detenuti, esaminando i complessi problemi derivanti dall’attuazione di tale diritto, messi in luce dalla stessa Corte, e le soluzioni prospettabili.
di Paola Corvi, Professore associato di procedura penale – Università Cattolica di Piacenza
Conformandosi a quanto espresso dal prevalente orientamento giurisprudenziale (da ultimo le Sezioni Unite Botticelli del 2018), la Corte di cassazione ribadisce il principio di diritto secondo il quale il sequestro probatorio, avente ad oggetto il corpo del reato ovvero le cose ad esso pertinenti, deve essere specificamente motivato in ordine al fumus commissi delicti, il rapporto di ...
di Roberta Rocco, Dottoressa in Giurisprudenza e in Scienze delle Investigazioni e della Sicurezza
Con l’inserimento nel codice di rito della sentenza di non doversi procedere per mancata conoscenza della pendenza del processo da parte dell’imputato il legislatore della riforma Cartabia ha inteso rimettere mano alla complessa disciplina dell’assenza nel processo penale, già in passato foriera di accesi dibattiti e rivisitazioni normative.
D’ora in poi, ...
di Paolo Pepe, Dottorando di ricerca – Università degli Studi della Calabria
Tra gli strumenti introdotti dalla riforma “Cartabia” per ripristinare la garanzia di legalità nelle indagini, il più convincente è rappresentato dalla “finestra di giurisdizione”, che consente al giudice di intervenire su richiesta delle parti per porre rimedio all’inerzia del pubblico ministero. Tuttavia, l’efficacia del meccanismo ...
di Alessandra Sanna, Professore associato di procedura penale – Università di Firenze
Pochi e di rilievo secondario sono gli interventi correttivi che hanno interessato il corposo impianto normativo dedicato alla giustizia riparativa dalla c.d. Riforma Cartabia, che vede confermate non solo le scelte di sistema ma anche la disciplina dei principali snodi operativi, nonostante essa non fosse andata indenne da osservazioni critiche da parte della dottrina.
di Valentina Bonini, Professore associato di Diritto processuale penale – Università di Pisa
Le soluzioni alternative al carcere nel giudizio di cognizione sono state rilanciate dal d.lgs. n. 150/2022 mediante l’introduzione di nuove pene sostitutive (semilibertà, detenzione domiciliare e lavoro di pubblica utilità) e attraverso la revisione della pena pecuniaria sostitutiva. La riforma Cartabia ha poi previsto una specifica fase di giudizio dedicata alle pene ...
di Andrea Abbagnano Trione, Professore aggregato di Diritto Penale dell’Economia – Università degli Studi del Molise
Le modifiche normative, che, nel corso degli anni, hanno interessato il sistema delle cautele penali, non sono riuscite ad eliminare una applicazione diffusa e squilibrata della custodia carceraria. Occorre, quindi, un intervento radicale del legislatore, idoneo ad individuare interventi più incisivi ed orientato dal principio di proporzionalità, affinché ogni limitazione di ...
di Giuseppe Tabasco, Ricercatore di Diritto processuale penale – Università Magna Graecia di Catanzaro
Di fronte alle nuove sfide alla libertà morale portate dalle innovazioni scientifiche e tecnologiche e da espedienti vari praticati nelle indagini, magistratura, ricercatori e legislatore stanno assumendo atteggiamenti marcatamente diversi.
di Alberto Camon, Professore ordinario di Procedura penale – Università degli studi di Bologna