Il d.lgs. n. 150/2022, nell’attuare la delega governativa di riforma del processo penale (la riforma Cartabia), è intervenuto in maniera sostanziale sulla dinamica conclusiva delle indagini preliminari, delineando nuove cadenze temporali e rinnovati snodi valutativi dell’esito investigativo ad opera del pubblico ministero. Le scelte operate definiscono, in particolare, nuovi ...
di Enrico Maria Mancuso, Professore ordinario di Diritto processuale penale – Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
Norme in materia di procedibilità d’ufficio e di arresto in flagranza
È stata pubblicata la l. 24 maggio 2023, n. 60, recante «Norme in materia di procedibilità d’ufficio e di arresto in flagranza» (G.U., serie gen., 1 giugno 2023, n. 127). Il provvedimento interviene sull’arresto obbligatorio in flagranza, che viene da oggi consentito per i ...
di Ada Famiglietti
Dal Consiglio d’Europa
di Lorenzo Agostino
Il trentaduesimo rapporto annuale del Comitato del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura
In data 30 marzo 2023, il Comitato del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura ha pubblicato il suo rapporto generale per l’anno 2022. Oltre a descrivere l’attività svolta dall’1 gennaio al 31 ...
di Lorenzo Agostino e Gianluca Borgia
Esclusione del patteggiamento per delitti sessuali in danno di minori
Il disegno di legge C. 951, d’iniziativa dell’on. Antoniozzi e assegnato alla Commissione Giustizia della Camera in sede referente in data 28 aprile 2023, mira ad introdurre modifiche all’art. 444 c.p.p., prevedendo l’esclusione dell’applicazione della pena su richiesta nei procedimenti per ...
di Danila Certosino
La registrazione clandestina di conversazioni a cura del co-imputato conforme al diritto interno non vìola la tutela convenzionale del diritto alla vita privata e familiare
Corte e.d.u., 28 marzo 2023, Sarbu c. Romania
La Corte europea si pronuncia sul ricorso di un cittadino romeno che, impiegato presso la Direzione generale delle finanze pubbliche nel distretto di Alba, era stato ...
di Rita Lopez
MAE e diritto alla salute del ricercato: la risposta della Corte di giustizia alla Corte costituzionale italiana
(Corte di giustizia UE, Grande Sezione, 18 aprile 2023, causa C-699/21)
di Elisa Grisonich
La sentenza in esame assume notevole importanza sul piano del dialogo instaurato tra la Corte costituzionale italiana e i Giudici di Lussemburgo, in quel «quadro di costruttiva e leale ...
di lisa Grisonich e Veronica Tondi
È l’irreversibile stato “psicofisico” dell’imputato e non soltanto quello “mentale” a determinare l’improcedibilità ex art. 72-bis, comma 1, c.p.p.
(C. cost., sent. 7 aprile 2023, n. 65)
Con la sentenza in commento, la Corte ha ritenuto fondata la questione di legittimità costituzionale avanzata dal Tribunale di Lecce avente ad ...
di Xènia Gordo Alarcón
A fronte dell’acquiescenza del pubblico ministero il procuratore generale è tenuto ad effettuare un coordinamento volto verificarne la volontà ad impugnare
(Cass., sez. un., 22 maggio 2023, n. 21716)
Le sezioni unite sono state chiamate a deliberare sui seguenti quesiti: «quali presupposti legittimino il procuratore generale ad appellare la sentenza ai sensi ...
di Lorenzo Pelli
I poteri di cognizione e di decisione del giudice in sede di appello cautelare
Cass., sez. I, 18 aprile 2023, n. 16525
Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha rimesso al vaglio delle sezioni unite la questione relativa alla utilizzabilità di elementi nuovi in sede di appello cautelare nei confronti di ordinanze in materia di misure personali. Già in passato le sezioni unite ...
di Paola Corvi
AA.VV., Diritto penale e intelligenza artificiale “nuovi scenari”, Torino, Giappichelli, 2022, pp. 1-208
Nella storia dell’umanità, poche innovazioni sono state capaci di dar luogo a un impatto tale da segnare marcatamente il volto di un’epoca. Tra queste, senza dubbio, deve annoverarsi l’intelligenza artificiale. Conseguentemente, i regolatori mondiali ...
di Giuseppe Mastromarco
In coerenza con i rigorosi limiti normativi fissati dall’art. 130 c.p.p., la pronuncia in esame esclude l’ammissibilità del ricorso alla procedura di correzione per integrare l’omessa indicazione, nel dispositivo dell’ordinanza di riesame, della riserva del maggior termine di deposito della motivazione quando, nella parte motiva della suddetta ordinanza, non si fa ...
di Elena Andolina, Professoressa associata di Diritto processuale penale – Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro
L'inderogabilità della riduzione premiale in misura fissa è una caratteristica del giudizio abbreviato che l'interprete non può trascurare nella ricerca di rimedi all'eventuale violazione, al di là delle classificazioni formali.
di Rossella Mastrototaro, Dottoressa di ricerca in Diritto processuale penale – Università del Salento
La Corte di cassazione, interrogata in ordine all’individuazione del giudice competente a convalidare il sequestro preventivo ex art. 321, comma 3-bis, c.p.p. nel caso in cui il pubblico ministero abbia esercitato l’azione penale disponendo la presentazione dell’arrestato in udienza per il rito direttissimo, ritiene affetto da abnormità il provvedimento con cui il giudice ...
di Alessandra Giangrande, Dottoranda di ricerca in Diritti e Sostenibilità – Università del Salento
Il Giudice delle leggi boccia ancora una volta l’art. 656, comma 9, c.p.p., ritenendo irragionevole e contraria alla finalità rieducativa della pena la presunzione assoluta di pericolosità del condannato per incendio boschivo colposo che osta alla concessione del meccanismo sospensivo.
Condivisibile nelle conclusioni e nelle argomentazioni, la sentenza in commento rappresenta ...
di Francesca Delvecchio, Ricercatrice di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Bari “A. Moro”
Le certezze in tema di abnormità, riguardanti il profilo definitorio, si infrangono sul versante applicativo: l’assenza, nel codice di rito, in virtù di una ponderata scelta legislativa, di una disciplina della patologia, riserva alla prassi il rilievo circa la sua esistenza e la determinazione delle sue peculiarità; ciò, allo scopo di stabilire la ...
di Orietta Bruno, Ricercatrice confermata di Procedura penale – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Le intercettazioni preventive costituiscono da sempre uno dei temi più discussi nell’ambito del diritto processuale penale, soprattutto in virtù del fatto che realizzano una compressione di taluni diritti fondamentali (su tutti quello alla libertà e alla segretezza delle comunicazioni), senza che apparentemente vi sia alcuna garanzia di imparzialità e ...
di Chiara Rosa Blefari. Dottoranda in Procedura penale – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Elaborate dal pensiero penalistico dell'ottocento liberale e recepite da un ordinamento fascista volto a valorizzare la difesa sociale, i provvedimenti di coercizione personale per finalità di pubblica sicurezza basati sul sospetto sopravvivono nel diritto italiano vigente, solo parzialmente giustificati dall'esigenza di contrastare la criminalità di stampo mafioso ed altre gravi ...
di Paolo Moscarini, Professore f.r. di Procedura penale – Università di Roma LUISS
La Riforma Cartabia interviene sul tema delle notificazioni ripensando alle forme e rimarcandone il ruolo chiave nelle dinamiche del processo penale. Il sistema che ne deriva è un sistema ibrido che, alternando modalità telematiche e modalità tradizionali, ruota attorno a due meccanismi di snellimento dell'iter, e cioè gli avvisi e il domicilio dichiarato o eletto, che ...
di Caterina Scaccianoce, Professoressa associata di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Palermo
La “Riforma Cartabia”, nell’intento di rendere più efficace la funzione di “filtro” delle imputazioni demandata al giudice dell’udienza preliminare per deflazionare il numero delle cause pendenti in giudizio, ha modificato i presupposti per la sentenza di non luogo a procedere. L'autore, dopo aver esaminato le ragioni della “crisi” ...
di Chiara Fanuele, Professoressa associata di Procedura penale – Università degli Studi di Siena
Confondendo le regole di giudizio con i presupposti dei provvedimenti giurisdizionali, la riforma ‘Cartabia’ lascia immutata la regola che nel dubbio impone il rinvio a giudizio. La circostanza che il giudice dell’udienza preliminare debba pronunciarsi sulla ‘ragionevole previsione di condanna’ contraddice gravemente la logica del modello accusatorio, contemplato ...
di Paolo Ferrua, Professore emerito di Procedura penale – Università degli Studi di Torino