Fra gli ambiti di maggiore interazione tra scienza, processo e diritto penale, per non dire fra scienza e diritto in genere, è certo da annoverare il vasto campo delle neuroscienze, ossia di quel complesso di scienze che studiano le interrelazioni fra meccanismi (e disfunzioni) cerebrali e comportamento umano. Enormi appaiono le loro potenzialità in sede di applicazione processuale ...
di Stefano Ruggeri, Professore Ordinario di diritto processuale penale – Università di Messina
Conversione in legge, con modificazioni del decreto-legge 31 ottobre 2022, n. 162, recante misure urgenti in materia di entrata in vigore della Riforma Cartabia con particolare riferimento al deposito degli atti di impugnazione
(L. 30 dicembre 2022, n. 199)
Il d.l. 31 ottobre 2022, n. 162, recante nella sua formulazione originaria misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefici ...
di Ada Famiglietti
Dal Consiglio d’Europa
di Lorenzo Agostino
Il decimo rapporto di valutazione sui sistemi giudiziari della CEPEJ
La Commissione europea per l’efficienza della giustizia del Consiglio d’Europa (CEPEJ) ha reso noto, in data 5 ottobre 2022, il decimo rapporto sulla valutazione dei sistemi giudiziari. Tale Commissione, organismo istituito dal Comitato dei Ministri con la ...
di Lorenzo Agostino e Gianluca Borgia
Novità di natura processuale in materia di comunicazioni dovute alle vittime dei reati violenti
Al cospetto della Commissione II Giustizia, in sede referente, si trova il d.d.l. C. 668, recante «Modifiche all’articolo 90 ter del codice di procedura penale e all’articolo 30 bis della legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di comunicazioni dovute alle persone offese dal ...
di Gioia Sambuco
Efficienza (o effettività?) delle indagini e responsabilizzazione della persona offesa
(Corte e.d.u., 1 dicembre 2022, D.K. c. Italia)
La sentenza merita attenzione in un periodo – l’attuale – segnato dal richiamo costante all’efficienza che agita il dibattito attorno alla riforma e dalle censure sovranazionali all’opera degli inquirenti, talora ritenuta ...
di Francesco Trapella
Il trattamento di dati personali raccolti per finalità di indagine e accertamento di reati, tra direttiva 2016/680 e regolamento 2016/679
(Corte di giustizia UE, sez. V, 8 dicembre 2022, causa C-180/21)
di Veronica Tondi
Nella pronuncia in esame, la Corte di giustizia ha fornito alcune interessanti indicazioni sui presupposti di liceità del trattamento di dati – raccolti ...
di Elisa Grisonich e Veronica Tondi
Sulla mancata concessione del termine a difesa nel giudizio direttissimo preclusiva della facoltà di accedere ai riti alternativi: illegittimi gli artt. 451, commi 5 e 6, e 558, commi 7 e 8, c.p.p.
(C. cost., sent. 2 dicembre 2022, n. 243)
Con la pronuncia in esame la Corte costituzionale ha affrontato la questione relativa alla denunciata incostituzionalità degli artt. 451, commi ...
di Chiara Rosa Blefari
Nei procedimenti per reati contravvenzionali, giudicati con rito abbreviato, l’erronea applicazione della riduzione di pena non è illegale
(Cass., sez. un., 13 dicembre 2022, n. 47182)
La Suprema Corte interviene in tema di illegalità della pena, in relazione alla non corretta applicazione della diminuente prevista per i reati contravvenzionali giudicati con rito abbreviato. ...
di Teresa Alesci
Sequestro preventivo di denaro e mancata esecuzione per mancanza di risorse: sussiste l’interesse a proporre riesame
(Cass., sez. VI, 2 dicembre 2022, n. 45869)
La sentenza in commento costituisce un importante arresto in tema di sequestro preventivo di somme di denaro, laddove afferma che tale provvedimento deve ritenersi sempre impugnabile, anche quando la misura ablativa non sia stata ...
di Giada Bocellari
AA.VV., Le indagini preliminari, l’udienza preliminare e la nuova udienza predibattimentale, Aggiornato alla “riforma Cartabia” e alla legge 30 dicembre 2022, n. 199, Torino, Giappichelli, 2023, pp. 1-336
Recentissime – e quanto mai travagliate – modifiche normative hanno insistito in maniera netta sulla fisionomia del processo penale. In particolare, la c.d. ...
di Giuseppe Mastromarco
La suprema Corte ritraccia il perimetro di operatività della riparazione per ingiusta detenzione derivante da erroneo ordine di esecuzione e ammette l'illegittimità sopravvenuta del provvedimento di esecuzione.
di Maria Pascazio, Dottoranda di ricerca in Diritto processuale penale – Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
Il contributo analizza criticamente il reiterato rifiuto del ne bis in idem internazionale da parte della Suprema Corte, prendendo le mosse da una recente pronuncia a riguardo.
di Elvira Nadia La Rocca, Professoressa associata di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
La Cassazione, con ferma convinzione, sostiene che “l'abitualità del comportamento”, ostativa al riconoscimento della tenuità del fatto ex art. 131-bis, comma 3, c.p., si configura quando a più reati tenui della medesima indole dichiarati estinti per prescrizione segua un'ulteriore, analoga condotta illecita, integrante il reato in relazione al quale viene chiesta ...
di Elga Turco, Professoressa associata di Diritto processuale penale – Università degli Studi del Saleno
Con la pronuncia in commento la Corte di cassazione, interrogata in ordine all'utilizzabilità dei risultati delle intercettazioni effettuate nell'ufficio del pubblico ministero presso la Procura, esclude che tale luogo possa essere ricondotto alla nozione di domicilio tutelata dall’art. 14 Cost. e, nel contempo, definisce il contenuto dell’obbligo motivazionale dei decreti di ...
di Susi Campanella, Professoressa incaricata di Diritto processuale penale – Accademia Navale di Livorno
L'autrice prende in esame l’innovativa pronuncia delle Sezioni unite penali nella quale sono trattate in maniera originale le complesse questioni e i possibili nessi intercorrenti fra inammissibilità del ricorso, rilevabilità ex officio dell'illegalità della pena ed estinzione del reato per intervenuta prescrizione. Molti gli spunti di riflessione e le osservazioni ...
di Maria Lucia Di Bitonto, Professoressa associata confermata di Procedura penale – Università degli Studi di Camerino
Ad avviso delle Sezioni Unite della Corte di cassazione l'inappellabilità, per il pubblico ministero, delle sentenze di condanna emesse a seguito di giudizio abbreviato esclude l'impugnazione davanti al tribunale di sorveglianza contro la sola omessa statuizione in ordine alla misura di sicurezza dell'espulsione ai sensi dell'art. 86, comma 1, d.p.r. n. 309/1990: l'unico rimedio esperibile ...
di Giulia Mantovani, Professoressa associata di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Torino
Il contributo esamina il tema della prova nel giudizio di seconda istanza, sotto la duplice lente del formante legislativo e giurisprudenziale, sottolineando l’evoluzione del dato positivo: l’art. 34, comma 1, lett. i), del d.lgs. n. 150/2022 (c.d. “riforma Cartabia”) torna a regolare il fenomeno della rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale in caso di appello del ...
di Giulia Mazza, Dottoranda di ricerca in Diritto pubblico (indirizzo penalistico) – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
L'inosservanza del segreto investigativo, per l’indebita diffusione di notizie sul contenuto delle indagini, genera un cortocircuito suscettibile di alimentare convincimenti nell'opinione pubblica disancorati dalla realtà processuale e sottopone gli organi investigativi ad una sovra-esposizione mediatica idonea a condizionare l'attività di ricerca della prova.
I riflessi ...
di Francesca Romana Mittica, Dottoressa di ricerca in Diritto pubblico – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
La disciplina della riparazione per ingiusta detenzione attualmente vigente in Italia e in Spagna risulta ispirata ad una ratio comune: in ossequio ai canoni della inviolabilità della libertà personale e della presunzione di innocenza, porre rimedio alla restrizione cautelare subita ingiustamente. Introdotta in entrambi i Paesi in epoca coeva – a partire dalla seconda ...
di Xènia Gordo Alarcón, Dottoranda di ricerca in Diritto pubblico (indirizzo penalistico) – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Ammessa la diacronica costruzione “ad intervalli” del giudicato penale, il dibattito giurisprudenziale si è sviluppato attorno alla possibilità di porre in esecuzione, in pendenza del giudizio di rinvio vertente sull’applicazione di una circostanza aggravante, la pena provvisoriamente individuata nel suo minimo inderogabile. Dopo aver sondato le ragioni del ...
di Giada Pacifico, Dottoranda di ricerca in Diritti e sostenibilità – Università degli Studi del Salento
La disputa, che attraversa, da anni, la riflessione dottrinaria e giurisprudenziale, d'acchito, parrebbe riduttiva se posta a confronto con quelle, di spessore, in materia penitenziaria. Tuttavia, il computo dei metri della cella e la scelta dei requisiti per eseguirlo non sono aridi problemi matematici; essi involgono valori fondamentali del singolo, in particolare ad una espiazione della pena ...
di Orietta Bruno, Ricercatrice confermata di Procedura penale – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”