Dopo vari tentativi, il d.lgs. n. 150/2022, meglio noto come riforma Cartabia, amplia lo spazio di vaglio e controllo del giudice delle indagini preliminari sull’attività condotta dal pubblico ministero. La novella assegna al giudice la sua funzione di garante, chiamato ad esprimersi, anche sulla base delle istanze presentate dalla persona sottoposta alle indagini e dalla persona ...
di Antonella Marandola, Professore ordinario di Procedura penale – Università del Sanni
Addendum al Secondo Rapporto di conformità del GRECO relativo alla valutazione dello stato di attuazione in Italia delle raccomandazioni in materia di prevenzione della corruzione di parlamentari e magistrati
È stato recentemente pubblicato l’addendum al Secondo Rapporto di conformità riguardante l’Italia, adottato il 17 giugno 2022, in occasione della ...
di Carlotta de Luca
La tutela del rapporto madre detenuta (o padre in sua vece) e figli minori
Ritorna all’attenzione del legislatore la delicata questione dei bambini, in tenera età o bisognosi di cure particolari perché affetti da handicap grave, che, al seguito delle loro madri, sono costretti a vivere reclusi in carcere.
È all’esame della Commissione giustizia della Camera la ...
di Elena Andolina
Mancata assunzione di una prova decisiva
(Corte e.d.u., 8 novembre 2022, Gaggl. c. Austria)
Il presente caso riguarda le denunce di una donna austriaca, ai sensi degli artt. 5 e 6 della Convenzione, secondo cui la condanna emessa per il tentato omicidio del marito fosse iniqua e la detenzione derivatane fosse illegale.
In particolare lamentava di non aver avuto modo di comprendere le ragioni ...
di Marco Bastianello
Sulla portata del principio di ne bis in idem nel caso di estradizione di un cittadino di uno Stato terzo da parte di un Paese membro verso uno Stato terzo
(Corte di giustizia UE, Grande Sezione, 28 ottobre 2022, causa C‑435/22 PPU)
di Elisa Grisonich
Nella decisione in commento, la Grande Sezione della Corte di giustizia ha chiarito la portata da attribuire al principio del ne bis in ...
di Elisa Grisonich e Veronica Tondi
Esclusione del giudizio abbreviato per i delitti puniti con l’ergastolo: seminfermità di mente e minore età a confronto
(C. cost., sent. 6 ottobre 2022, n. 207)
Con la pronuncia in esame, la Consulta è tornata ad occuparsi del problema della tenuta costituzionale della disciplina del giudizio abbreviato, con particolare riguardo alla previsione che esclude la ...
di Giorgia Padua
Nei procedimenti per reati commessi con violenza alla persona, la persona offesa non è legittimata ad impugnare l’ordinanza di revoca o sostituzione della misura cautelare
(Cass., sez. un., 28 settembre 2022, n. 36754)
Il contrasto interpretativo sottoposto all’attenzione delle sezioni unite concerne la legittimazione della persona offesa ad impugnare l’ordinanza che ...
di Teresa Alesci
Guida in stato d’ebbrezza in orario notturno con tasso alcolemico elevato: inapplicabile la particolare tenuità del fatto
(Cass., sez. IV, 9 novembre 2022, n. 42250)
La sentenza in commento ritiene non applicabile la particolare tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p. al reato di cui all’art. 186 C.d.s. (aggravato dall’orario notturno), nell’ipotesi in cui ...
di Giada Bocellari
AA.VV., Lo statuto ancora incerto della confisca. Fisionomia, modelli, disciplina, a cura di E. N. La Rocca, Wolters Kluwer-Cedam, Milano-Padova, 2022, pp. 1-325
L’interesse legislativo nei confronti della confisca, accentuatosi nel corso dell’ultimo lustro, ha provocato una moltiplicazione tipologica dell’istituto, unita ad uno speculare indebolimento dogmatico, favorito da ...
di Alessandra Sanna
Con una sentenza innovativa, ma discutibile, la Corte di cassazione esclude che possa essere utilizzata nel giudizio abbreviato condizionato una prova documentale proveniente dalla parte civile, nel presupposto che l’art. 438, comma 5, terzo periodo, c.p.p. contenga un divieto probatorio implicito.
di Francesco Zacché, Professore associato di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Milano-Bicocca
Con la sentenza che si commenta, la Suprema Corte ha affrontato la problematica inerente all’estensibilità della previsione di cui all’art. 310, comma 3, c.p.p. anche all’appello delle misure cautelari reali; in particolare, alla possibilità di concedere la sospensione dell’ordinanza che, in accoglimento dell’appello del pubblico ministero, abbia ...
di Roberta Barone, Cultrice di Diritto pubblico – Università di Palermo
L’attività non retribuita a favore della collettività, una delle misure cui il giudice deve subordinare la sospensione condizionale della pena ove l’imputato ne abbia già beneficiato, non può essere disposta d’ufficio in sede di patteggiamento, ma deve essere oggetto di accordo tra le parti, oltre a non poter avere una durata superiore a sei mesi ...
di Lorenzo Agostino, Assegnista di ricerca in Diritto processuale penale – Università di Pisa
Le Sezioni Unite estendono l’applicabilità della causa di ricusazione di cui all’art. 37, comma 1, c.p.p., anche al procedimento di prevenzione. In particolare, il tema investe l’idoneità del giudice che abbia in precedenza espresso valutazioni “pregiudicanti” in altra sede giurisdizionale, sia essa penale o preventiva. La sentenza si inserisce in un ...
di Teresa Alesci, Ricercatrice di Diritto processuale penale – Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
La Corte costituzionale dichiara l’illegittimità dell’art. 83 c.p.p. nella parte in cui non consente all’imputato di citare il terzo civilmente responsabile (nel caso di specie, l’assicuratore obbligatorio per l’esercizio delle attività venatorie) per il fatto proprio. Collegandosi alla propria precedente decisione del 1988 in tema di ...
di Alessandro Diddi, Professore associato di Diritto processuale penale – Università della Calabria
La sentenza costituzionale n. 173/2022 ha modificato il regime processuale della particolare tenuità del fatto e introdotto un caso di decisione sulle questioni civili, quando l’imputato viene assolto ex art. 131-bis c.p., pertanto in deroga all’art. 538 c.p.p. La pronuncia risulta in controtendenza rispetto alle recenti riforme, basate sull’obiettivo di trasferire per ...
di Manfredi Bontempelli, Professore ordinario di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Milano
Tra i numerosi aspetti della messa alla prova che richiedono di coniugare profili sostanziali e processuali, alla Corte costituzionale si è presentato quello relativo all’accesso all’istituto in caso di reato continuato. Poiché l’art. 168-bis c.p. prevede che la messa alla prova non possa essere concessa più di una volta, può verificarsi che la ...
di Valentina Bonini, Professoressa associata di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Pisa
La l. 17 giugno 2022, n. 71 intende riformare l’ordinamento giudiziario attraverso una delega al Governo e mediante norme già immediatamente applicabili. L’obiettivo del legislatore è quello di rendere la carriera dei magistrati più trasparente, di valorizzare il merito nell’assegnazione degli incarichi direttivi e nell’accesso presso la Corte di ...
di Fulvio Baldi, Magistrato
Il capo IV della l. 17 giugno 2022, n. 71, recante “Disposizioni concernenti la costituzione e il funzionamento del consiglio superiore della magistratura”, ha esteso il contingente numerico dei consiglieri, portando da sedici a venti i componenti togati e da dieci a otto quelli laici e modificando, conseguentemente, il quorum costitutivo necessario per la validità delle ...
di Gerardo Salvia, Magistrato
Il Capo II della l. 17 giugno 2022, n. 71, introduce una serie di modifiche alla normativa sull’ordinamento giudiziario, dal contenuto immediatamente precettivo, nell’ottica della razionalizzazione delle procedure, del potenziamento dei profili organizzativi e del rafforzamento della formazione permanente dei magistrati. La novella riguarda, in particolare, le tabelle degli uffici ...
di Ernesto Caggiano, Magistrato
Dietro la spinta di input sovranazionali e del consolidarsi di istanze emergenziali, prosegue l’incessante trend espansivo dell’ambito operativo delle investigazioni sotto copertura.
In assenza di una regolamentazione sufficientemente precisa e dettagliata, nonché di adeguati contrappesi garantistici, l’estensione – ben oltre il paradigma dell’extrema ...
di Elena Andolina, Professoressa associata di Diritto processuale penale – Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro
L’innovazione tecnologica ha introdotto nuove forme di comunicazione – e-mail, messaggi di testo, audio, video, foto – in grado di fornire una quantità enorme di informazioni processualmente rilevanti. Manca tuttavia una disciplina che specificamente regoli le modalità di acquisizione di tali elementi probatori e non sempre è possibile adattare a queste ...
di Paola Corvi, Professoressa associata di Istituzioni di diritto processuale – Università Cattolica di Milano
La fisionomia della presunzione d’innocenza, che si esprime come regola di trattamento, regola probatoria e regola di giudizio, così come risulta disegnata dalla disciplina codicistica è andata incontro a sviluppi per effetto del d.lgs. n. 188 del 2021 che ha recepito la direttiva (UE) 2016/343. Il quadro normativo composito, qui ricostruito evidenziandone criticità, ...
di Daniela Vigoni, Professoressa ordinaria di Diritto processuale – Università degli Studi di Milano