Alla luce delle riforme più recenti, la legislazione antimafia nel suo complesso ha evidenziato la centralità delle misure di prevenzione patrimoniali non ablative nella lotta ai patrimoni illeciti e alla infiltrazione criminale nell’attività d’impresa. La laconicità del dato normativo ha prodotto una giurisprudenza creativa più attenta del ...
di Carla Pansini, Professore ordinario di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Napoli “Parthenope”
Il giudice dell’esecuzione è legittimato a modificare la statuizione della sentenza irrevocabile di condanna relativa alla revoca della patente di guida quando la sanzione amministrativa sia dichiarata costituzionalmente illegittima perché ritenuta “punitiva” secondo i criteri Engel della Corte EDU.
di Donatello Cimadomo, Professore Associato di Procedura penale – Università di Salerno
Le Sezioni Unite della Suprema Corte hanno risolto il contrasto giurisprudenziale avente per oggetto la notificazione al difensore del detenuto dell’ordinanza di rigetto dell’istanza di concessione della libertà anticipata ex art. 69-bis L. 26 luglio 1975, n. 354, affermando la necessità della notifica non solo al difensore eventualmente nominato al momento di ...
di Caterina Martini, Cultrice di Diritto processuale penale – Università di Perugia
Con la sentenza in commento, la Corte costituzionale, aderendo alla concezione sostanzialistica dell’illecito, condivisibilmente estende le garanzie del processo penale (dunque anche il diritto al silenzio) a quelle procedure che possono concludersi con l’irrogazione di una sanzione di natura punitiva.
di Matteo Rampioni, Dottore di ricerca in Procedura penale – Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
La sentenza in commento affronta la delicata questione della legittimità del diniego dell’Amministrazione penitenziaria alla richiesta del detenuto, sottoposto al regime carcerario dell’art. 41-bis O.P. (cd. carcere duro), di comunicare con il proprio difensore mediante posta elettronica. La Cassazione valuta come infondata la tesi della lesione delle facoltà difensive.
di Serena Sisto, Dottore in giurisprudenza
La necessità di reintegrare il condannato nell’ambito sociale da un lato, l’esigenza di arginare il sovraffollamento carcerario dall’altro, hanno implementato l’impiego dell’istituto dell’affidamento in prova che nel corso del tempo ha allargato la platea dei soggetti legittimati a richiederlo. Tuttavia, ad oggi, residua un novero di problemi ...
di Cristina Colombo, Ricercatrice di Diritto penale – Università degli studi di Roma Tor Vergata
Il diritto di cronaca giudiziaria va bilanciato con l’esigenza di neutralità della testimonianza.
I mezzi di informazione, sia radiofonica che televisiva, accedono alle aule di giustizia in virtù della pubblicità delle udienze penali, principio salvaguardato a pieno titolo anche dalla Cedu; tuttavia, l’eco mediatica può determinare un’incrinatura ...
di Francesca Romana Mittica, Dottore di ricerca in Diritto pubblico – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
La crescente diffusione di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale sta interessando anche lo scenario dell’accertamento penale, rendendo necessaria una riflessione che abbia ad oggetto l’impatto dei nuovi modelli computazionali sulla cornice costituzionale e sovranazionale dei valori, nonché sulle regole processuali vigenti. L’emersione delle ...
di Giorgia Padua, Dottore di ricerca in Diritto Pubblico – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
L’articolo affronta la questione delle relazioni sistemiche tra l’esercizio dei poteri del giudice di integrazione del materiale probatorio in dibattimento e la regola decisoria del giudizio penale sottesa al principio in dubio pro reo. In particolare, l’Autore intende approfondire la connotazione ontologica e il profilo operativo dell’incertezza probatoria capace ...
di Francesco Callari, Docente di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Palermo
Il Disegno di Legge Cartabia nel suo complesso intende perseguire la finalità di rispettare il principio della ragionevole durata del processo, solo se questo non incide negativamente sulla tutela di diritti costituzionali quali il “rispetto dei canoni del giusto processo”. L’A. individua alcuni punti imprescindibili che dovrebbero essere anch’essi espressamente ...
di Gustavo Pansini, Professore emerito di Procedura penale – Università degli studi di Urbino