L’immediatezza, anche in rapporto al principio di immutabilità del giudice, a livello codicistico è un valore contemperabile con la ragionevole durata del processo perché il giudice non deve fidarsi della propria sensazione personale dell’avvenimento probatorio ma limitarsi a controllare in prospettiva falsificazionista i profili di evidenza di quell’evento ...
di Mariano Menna, Professore ordinario di Procedura penale – Università della Campania L. Vanvitelli
di Elena Zanetti
Con la pronuncia in commento, le Sezioni Unite hanno stabilito che la pena principale comminata, in caso di annullamento parziale ex art. 624 c.p.p. (relativamente alla statuizione sul trattamento sanzionatorio), è suscettibile di esecuzione solo per quei capi della decisione in relazione ai quali siano passate in giudicato sia l’affermazione di responsabilità, sia la ...
di Francesco Tascione, Cultore di Diritto processuale penale – LUISS Guido Carli, Roma
La Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sulle ricadute cautelari della sopravvenuta condanna a pena infratriennale, acuendo il contrasto esistente in seno alla giurisprudenza di legittimità in ordine all’interpretazione dell’art. 275, comma 2-bis, c.p.p. Molti gli argomenti che confortano la lettura proposta nella sentenza in commento, secondo cui il divieto ...
di Alessandra Giangrande, Cultore della materia in diritto processuale penale – Università del Salento
La decisione in commento potrebbe costituire il volano per un ripensamento del recente orientamento delle Sezioni unite della Cassazione in tema di rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale nell’ipotesi di cambiamento nella composizione del tribunale, quantomeno per il testimone decisivo.
di Giuseppe Tabasco, Avvocato
La Cassazione ritiene legittimo il sequestro preventivo disposto nei confronti delle quote e di tutti i beni aziendali di due società, perché sarebbe stato impossibile isolare le cose strumentali alla commissione dei reati da quelle funzionali all’attività imprenditoriale lecita. L’A. ricostruisce l’evoluzione giurisprudenziale in materia, individua gli ...
di Gianluca Gentile, Professore associato di Diritto penale – Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”
Con la pronuncia in commento – i cui princìpi di diritto appaiono suscettibili di incidere oltre l’àmbito dell’attività acquisitiva dei dati esteriori delle comunicazioni telefoniche e telematiche –, la Corte di Lussemburgo, riaffermata la gravità dell’ingerenza nella sfera privata individuale, conseguente all’accesso ai dati di ...
di Elena Andolina, Professore associato di Diritto processuale penale – Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro
La pronuncia in commento affronta la ben nota questione interpretativa concernente i rapporti tra mezzi di ricerca della prova “intrusivi”, quali la perquisizione informatica e il sequestro probatorio, e la tutela processuale del segreto professionale del giornalista.
La Suprema Corte, ponendosi nel solco tracciato dalle precedenti decisioni intervenute sul tema, afferma la ...
di Valeria Sisto, Dottoranda di ricerca in Diritto processuale penale – Università degli Studi di Bari “A. Moro”
Il 18 marzo 2021 la Corte e.d.u. è tornata ad occuparsi della posizione giuridica rivestita nell’ordinamento italiano dalla persona offesa prima dell’esercizio dell’azione penale, riscontrando l’avvenuta violazione del suo diritto di accesso a un tribunale e di quello alla ragionevole durata del procedimento nel caso in cui, a causa dell’inerzia del titolare ...
di Martina Aloisi, Dottore in giurisprudenza
L’assunzione della testimonianza durante l’incidente probatorio può riguardare la persona minorenne che non sia anche persona offesa dal reato. La disposizione normativa di cui all’art. 392, comma 1bis, c.p.p., difatti, ha una duplice finalità: la tutela della personalità del minore e la genuinità delle dichiarazioni, in quanto il soggetto che non ha ...
di Maria Rosaria Magliulo, Dottoranda di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Napoli Parthenope
L’affermazione del principio del mutuo riconoscimento in materia di cooperazione giudiziaria penale compie, con il Regolamento (UE) 2018/1805, un significativo salto di qualità: per la prima volta tale canone viene attuato con un atto self-executing, vincolante e direttamente applicabile nei Paesi membri. La disciplina introdotta, volta a rimediare all’inadeguatezza della ...
di Rosa Maria Geraci, Professore associato di Procedura penale – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Nel contributo in oggetto l’Autore esamina i più rilevanti punti di approdo in materia di particolare tenuità del fatto, analizzando le principali problematiche sottese alla causa di non punibilità di cui all’art. 131 bis c.p.
di Carlo Longari, Ricercatore in diritto penale – Università di Roma “Tor Vergata”
Il giudice della prevenzione non può prescindere dagli esiti del giudizio di cognizione, soprattutto laddove i due accertamenti abbiano ad oggetto i medesimi “fatti”. Da tanto la imprescindibilità della indagine in ordine ai rapporti intercorrenti tra confisca di prevenzione e confisca “ordinaria”, avuto specifico riguardo per la possibile revocazione della ...
di Mario Griffo, Ricercatore di Diritto processuale penale Università del Sannio
Forgiato dalla giurisprudenza europea quale garanzia fondamentale dell’individuo, posta altresì a tutela del giusto processo, il canone di prevedibilità delle decisioni giudiziarie costituisce il precipitato tecnico del fenomeno di progressiva espansione del diritto giurisprudenziale tra le “fonti” dell’ordinamento interno. Da quest’angolo visuale, il ...
di Federica Centorame, Ricercatrice di diritto processuale penale – Università di Roma Tre
Vietare l’intercettazione delle comunicazioni tra difensore e assistito è espressione fondamentale delle garanzie difensive. Eppure, le ricerche empiriche hanno dimostrato come gli avvocati subiscano “di frequente” questa gravissima ingerenza nel rapporto confidenziale con i propri assistiti. La sanzione dell’inutilizzabilità è, all’uopo, tardiva ...
di Marilena Colamussi, Professore associato di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Bari “A. Moro”