Il diritto al silenzio, pur corrispondendo a un principio ben radicato nel nostro processo penale, sta vivendo attualmente una nuova stagione evolutiva. Il merito è di una recente pronuncia della Corte di giustizia che, su impulso della Corte costituzionale, ne ha esteso la portata all’intero spettro della c.d. materia penale. Ebbene, proprio questa decisione offre l’occasione ...
di Annalisa Mangiaracina, Professore associato di Diritto processuale penale – Dipartimento di Giurisprudenza. Università degli Studi di Palermo
La sentenza n. 252 del 2020 della Corte costituzionale, con cui è stato dichiarato illegittimo l’art. 103, comma 3, T.U. stupefacenti, nella parte in cui non prevede che anche le perquisizioni personali e domiciliari autorizzate per telefono debbano essere convalidate, offre un’occasione per riflettere sulle peculiarità di un’ipotesi “speciale” di ...
di Giorgia Padua, Dottoranda di ricerca in Diritto Pubblico (indirizzo penalistico) – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Con la pronuncia in commento, la S.C. ha chiarito che l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, intervenuta in qualunque fase o grado del giudizio, si estende anche alle attività difensive che si rendono necessarie nella fase esecutiva della sentenza di condanna sino alla scadenza del termine per formulare le richieste di cui all’art. 656, comma 5, c.p.p, nonché al ...
di Gaspare Dalia, Ricercatore di Procedura penale – Università degli Studi di Salerno
Le comunicazioni e le istanze difensive trasmesse a mezzo pec possono essere prese in considerazione dal giudice se poste alla sua attenzione, non trattandosi di atti irricevibili. Questo è il principio sancito dalla suprema Corte che, pur ribadendo il criterio generale secondo cui, nel processo penale, alle parti private non è consentito notificare, comunicare o inviare istanze ...
di Danila Certosino, Ricercatore in Diritto processuale penale – Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
La Corte costituzionale, nell’escludere la violazione del principio di irretroattività in riferimento alla sospensione della prescrizione disposta durante l’emergenza Covid-19, ha avuto l’indubbio merito di ribadire la necessità di ricondurre l’istituto nell’alveo del principio di legalità sostanziale in tutte le sue articolazioni.
Al contempo ...
di Alessandro Roiati, Ricercatore di diritto penale presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata
La pronuncia in commento ha ribadito che i tempi per decidere sulle richieste di revoca o sostituzione della misura cautelare devono essere ristretti, in quanto incidono sulla libertà della persona, ciò vale specialmente quando i motivi alla base della richiesta siano le condizioni di salute del soggetto in vinculis. Ne consegue che le esigenze di sicurezza della persona offesa ...
di Xènia Gordo Alarcón, Dottoranda di ricerca in Diritto pubblico (indirizzo penalistico) – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Con la pronuncia in commento la Corte di legittimità, nella sua più autorevole composizione, chiarisce il rapporto tra la disciplina del ricorso cautelare (art. 311, c.p.p.) e le disposizioni generali in materia di impugnazioni (artt. 582-583, c.p.p.), collocandosi in una prospettiva di avanzamento in ordine alla tematica delle modalità di presentazione del gravame, con ...
di Susanna Schiavone, Dottoranda di ricerca in diritto processuale penale presso LUM – Bari e Cultrice della materia presso Unissanio
La “prassi” giudiziaria di non consentire alla difesa nelle udienze camerali anche de libertate di prendere per ultima la parola sul significativo rilievo che in ogni caso non si verterebbe in ipotesi di nullità, si scontra con espressi dati normativi e denota l’inconsapevolezza del fatto che questi ultimi costituiscono diretta espressione di cogenti valori costituzionali ...
di Filippo Raffaele Dinacci, Ordinario di Diritto Processuale Penale – Università degli Studi di Bergamo
Il decreto legislativo n. 9 del 2021 costituisce il più recente step nell’iter istitutivo della Procura europea per la lotta ai reati che offendono gli interessi economici dell’Unione; esso è finalizzato non solo a consentire alla Procura europea di formare il proprio organico e affacciarsi agli imminenti orizzonti operativi, ma anche all’armonizzazione del ...
di Filippo Lombardi, Magistrato
Il regolamento interno della Procura centrale, che interviene a stabilire non solo le questioni amministrative attinenti alla struttura degli organi dell’Ufficio, ma anche le regole di procedura per l’organizzazione del lavoro, per l’approvazione delle guidelines di indirizzo dell’azione penale, e le norme sui poteri di avvio delle indagini e nel processo, segna una tappa ...
di Barbara Piattoli Girard, Ricercatore di procedura penale – Università del Piemonte orientale
Scopo del lavoro è quello di evidenziare, non solo, come il diritto all’affettività sia essenzialmente precluso ai detenuti in regime di massimo rigore ma, in termini più generali, come i provvedimenti adottati dall’amministrazione penitenziaria durante il carcere duro rischiano di non essere proporzionati alle reali esigenze di tutela pubblicistica.
di Matteo Rampioni, Dottore di ricerca in procedura penale – Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
Il PNRR è diretto a colmare i divari strutturali che il Paese registra rispetto alla media dell’UE, in punto di livelli di produttività ed investimenti nazionali e transfrontalieri, anche con riferimento al settore giustizia. Il rischio è che sta lentamente dissolvendosi l’idea di un sistema di tutela, in favore di un sistema punitivo e sbrigativo, che punti ...
di Raffaele Tecce, Ricercatore di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Il contributo, dopo aver brevemente ripercorso la nascita e lo sviluppo della linguistica forense, prende in esame le prospettive di analisi che questa disciplina può offrire in merito alle trascrizioni di conversazioni intercettate. Si evidenzia, in particolare, come l’attività trascrittiva sia caratterizzata da un complesso passaggio tra codici semiotici diversi (quello ...
di Iacopo Benevieri, Avvocato del Foro di Roma - Responsabile Commissione sulla Linguistica Giudiziaria della Camera Penale di Roma
Abbandonata la strada della fiduciosa “attesa”, nonché quella del monito sollecitatorio rivolto al legislatore, la Corte costituzionale vira – anche in materia penale e penitenziaria – verso posizioni decisorie assai più incisive rispetto al passato, promuovendo un netto innalzamento nella tutela di principi e valori che contrassegnano il “volto ...
di Agnese Del Giudice, Dottoranda di ricerca in Diritto dei Beni Privati, Pubblici e Comuni – Università del Salento
Muovendo dalla ricostruzione dello sviluppo giurisprudenziale e dottrinale relativo all’applicabilità al giudizio abbreviato delle singole fattispecie di rinnovazione dell’istruzione dibattimentale previste dall’art. 603 c.p.p., l’Autrice analizza gli aspetti critici del rapporto tra l’istituto e i caratteri propri del rito alternativo, per svolgere, infine, ...
di Valentina Vasta, Dottore di ricerca in Diritto processuale penale – Università degli Studi di Milano
La riforma allestita dalla commissione Lattanzi devolve al Parlamento l’individuazione dei criteri di priorità per l’esercizio dell’azione penale; opportunamente, perché quei criteri esprimono linee di politica criminale che competono ad organi rappresentativi come, appunto, il Parlamento, e non ad un ordine politicamente irresponsabile come la Magistratura. Non ...
di Paolo Ferrua, Professore emerito di Procedura penale – Università degli Studi di Torino