Il saggio prende le mosse dalla presa d’atto del venir meno progressivo delle valvole di chiusura che avevano consentito di tenere in piedi il sistema processuale penale: prima gli atti di clemenza, resi sostanzialmente impossibili dalla riforma costituzionale del 1992; poi la prescrizione, la cui incidenza nelle indagini preliminari è scemata negli ultimi anni; infine, i riti ...
di Mitja Gialuz, Professore ordinario di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Genova
La Suprema Corte, con una decisione ad ampio spettro, scioglie il nodo sul valore da attribuire agli “indici di conoscenza” codificati all’art. 420-bis, comma 2, c.p.p. Una lettura, in chiave di garanzia, che scongiura il rischio di aprire la strada ad un nuovo contenzioso europeo sul tema del giudizio in “assenza” dell’imputato.
di Annalisa Mangiaracina, Professore associato di Diritto processuale penale – Dipartimento di Giurisprudenza – Università degli Studi di Palermo
La Corte di Cassazione affronta il tema dei dibattuti presupposti operativi del sequestro preventivo, in particolare del fumus commissi delicti e del principio di proporzione; inoltre, innovando rispetto ad un diverso orientamento più restrittivo, statuisce nel senso che il sequestro preventivo orientato alla confisca su un conto bancario cointestato al terzo estraneo può avere ad ...
di Filippo Lombardi, Giudice presso il Tribunale di Lagonegro
La cassazione ha consolidato il principio secondo il quale il giudice deve valutare lo stato di infermità fisica dell’imputato, quale causa di legittimo impedimento, tenendo conto delle implicazioni psico-fisiche che ne derivano; perché se costui non è in grado di partecipare al suo processo in condizioni di lucidità mentale, il diritto costituzionalmente ...
di Pasquale Ventura, Avvocato
La Suprema Corte si pronuncia sul bilanciamento tra diritti costituzionalmente garantiti nel caso di persona sottoposta a misura cautelare custodiale, in primis tra il diritto di difesa ed il diritto ad un contatto con l’Autorità giudiziaria. Ci si interroga se in mancanza di una disciplina specifica circa il termine (minimo) che deve intercorrere tra l’avviso dell’atto ...
di Simona Arasi, Dottore di ricerca europeo – Università di Roma Tor Vergata
Con la pronuncia in commento, le Sezioni unite tratteggiano l’iter procedimentale del giudizio di rinvio cautelare: in assenza di specifiche indicazioni provenienti dall’esegesi del comma 5-bis dell’art. 311 c.p.p., i giudici blindano l’opzione per cui il termine di dieci giorni entro cui il giudice ha l’obbligo di decidere decorre dal momento in cui pervengono alla ...
di Wanda Nocerino, Assegnista di ricerca in Diritto processuale penale – Università di Foggia
L’utilizzo del captatore informatico a mezzo della tecnica dell’istradamento si presta a distorsioni e abusi. Ci si trova di fronte a uno strumento itinerante del quale è impossibile prevedere gli spostamenti, sommato a una tecnica captativa elusiva dei confini giurisdizionali. Dopo una breve ricostruzione degli interventi giurisprudenziali e legislativi che hanno consentito di ...
di Paola Maggio, Professore associato di Diritto processuale penale – D.E.M.S.-Dipartimento di Scienze politiche e delle relazioni internazionali – Università degli Studi di Palermo
Scopo del saggio è quello di esaminare le limitazioni dei diritti di libertà introdotte nell’ordinamento italiano per fronteggiare l’emergenza pandemica Covid-19. L’analisi riguarda sia la forma degli atti in rapporto al principio di legalità e alle riserve di legge e di giurisdizione, sia i contenuti delle misure limitative.
di Marco Di Folco, Ricercatore di Diritto pubblico Università di Roma Tor Vergata