Il contributo dipana alcuni profili inediti del rapporto tra media e processo penale. Si tratta di un rapporto sempre complesso, denso di profili potenzialmente critici, talvolta foriero di guasti irrimediabili; ma anche, in altre occasioni, latore di un coefficiente di trasparenza capace di assicurare un effettivo controllo sulla gestione del sistema giustizia
di Cristiana Valentini, Professore Ordinario di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Chieti-Pescara “G. d’Annunzio”
Il tema che si affronta riguarda il rapporto tra la novellazione subita dalla legittima difesa e gli artt. 673 c.p.p. e 2, comma 2 c.p. Dopo aver sottolineato il diverso ambito applicativo di una novellazione della scriminante (nella specie, la legittima difesa) rispetto all’art. 673 c.p., che prevede la revoca della sentenza per abolitio criminis, vengono evidenziati i perduranti connotati ...
di Cristina Colombo, Ricercatore di diritto penale – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Le sezioni unite della Corte di Cassazione affrontano l’annosa questione circa la necessarietà, o meno, dell’interrogatorio di garanzia nel caso di applicazione di misura cautelare coercitiva da parte del Tribunale del riesame in accoglimento dell’appello del Pubblico Ministero.
Il supremo consesso risolve la tematica esaminando, dapprima, i diversi orientamenti ...
di Simona Arasi, Dottore di ricerca europeo – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Con la sentenza in commento le Sezioni Unite della Corte di Cassazione sono tornate a pronunciarsi sulla complessa questione dell’interesse del pubblico ministero a impugnare il provvedimento con cui il Giudice del riesame, non solo rilevi l’incompetenza del giudice che ha pronunciato l’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, ma altresì la annulli, per ...
di Chiara Rosa Blefari, Cultore di Diritto processuale penale – Università degli Studi Luiss Guido Carli
Sullo schema delle sentenze monitorie, la Corte costituzionale, nel silenzio del legislatore, ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 131 bis c.p. nella parte in cui non consente l’applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto ai reati per i quali non è previsto un minimo edittale di pena detentiva, estendendone ...
di Mariavaleria del Tufo, Professore ordinario di Diritto penale – Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa
Com’era prevedibile, l’incongruità della drastica cesura dei casi di ricorso in Cassazione contro la sentenza di patteggiamento si è ben presto manifestata nella prassi. Un primo quesito riguarda l’ammissibilità dell’istanza nell’ipotesi di mancata o illegittima applicazione delle sanzioni amministrative accessorie, mentre un altro attiene ...
di Alessandra Sanna, Professore associato di diritto processuale penale – Università di Firenze
Con la pronuncia in nota le Sezioni Unite stabiliscono che, in costanza dei presupposti dell’art. 297, comma 3, c.p.p., la retrodatazione dei termini di custodia cautelare si effettua imputando alla misura più recente l’intero periodo di carcerazione sofferto dall’interessato in forza del titolo più risalente.
di Francesco Trapella, Docente affidatario di Laboratorio Professionalizzante – Università degli Studi di Chieti-Pescara “G. d’Annunzio”
La tensione tra il rispetto delle garanzie costituzionali e l’utilizzo di strumenti investigativi tecnologicamente avanzati e gravemente invasivi della altrui sfera di riservatezza giunge a livelli altamente problematici con riferimento all’impiego del captatore informatico che, penetrando profondamente nella dimensione personale del soggetto controllato, solleva problemi ...
di Diego Foti, Avvocato
Le misure volte fronteggiare la grave emergenza epidemiologica da Covid-19 – connotate da eccezionalità e temporaneità – possono compendiarsi nella previsione di una ipotesi speciale di detenzione domiciliare per pene non superiori a diciotto mesi di reclusione, nell’avallo dell’estensione della detenzione domiciliare “umanitaria” di matrice ...
di Giuseppe Della Monica, Professore Associato di Procedura penale – Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale
L’articolo analizza la significativa espansione avuta dalla giustizia penale a distanza a causa della pandemia da COVID-19. La prima parte del lavoro è volta a fornire un quadro comparato del fenomeno. Lo scopo è quello di dimostrare come il virus abbia accelerato, su entrambe le sponde dell’Atlantico, il percorso (già in atto) di informatizzazione della giustizia ...
di Jacopo Della Torre, Assegnista di ricerca in Procedura penale – Università degli Studi di Trieste
Il d.l. 28 ottobre 2020, n. 137, conv. l. 18 dicembre 2020, n. 176, rappresenta l’ultimo – almeno per ora – intervento governativo nel microcosmo carcerario, volto a deflazionare le carceri e a garantire la tutela della salute di chi vive all’interno degli istituti di pena.
I provvedimenti d’urgenza varati in tempo di pandemia evidenziano, tuttavia, come la ...
di Alessia Nataloni, Cultore di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Perugia
Il libero convincimento del giudice è influenzato dai difficili equilibri tra giustizia penale e informazione: quanto sia schermato dalla normativa sul divieto di pubblicazione degli atti e fino a che punto possa essere condizionato dalle suggestioni mediatiche, è questione di grande attualità. Le soluzioni vanno rintracciate su più fronti, ricomponendo i segmenti del ...
di Marilena Colamussi, Professore associato di Diritto processuale penale – Università degli Studi di Bari “A. Moro”
L’arsenale sanzionatorio italiano denota una estrema povertà. Si regge quasi del tutto sulla pena detentiva e carceraria. Le stesse misure alternative sono prevalentemente di tipo carcerario. Ciò basta a spiegare il drammatico fenomeno del sovraffollamento carcerario e la impossibilità di risolverlo se il legislatore non avrà il coraggio di puntare anche su pene ...
di V. Nico D’Ascola, Professore ordinario di Diritto penale – Università degli studi di Reggio Calabria