Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore
30/03/2020
Fascicolo 2

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Libertà della persona nell'uso delle tecnologie digitali: verso nuovi orizzonti di tutela nell'accertamento penale

L’ormai diffuso utilizzo di tecnologie digitali apre la via a moderne modalità investigative, che trovano un necessario limite nel rispetto delle libertà delle persone coinvolte. Sono libertà che se, da un lato, possono essere ricondotte ai principi costituzionali tradizionalmente in gioco nel procedimento penale, dall’altro lato, chiamano in causa garanzie ...
di Lucia Parlato

SCENARI
Novità legislative interne
di Ada Famiglietti
Novità sovranazionali
di Daniela Vigoni
De jure condendo
di Gioia Sambuco
Corte di Giustizia UE
di Francesca Dri e Elisa Grisonich
Corte costituzionale
di Giorgia Padua
Sezioni Unite
di Teresa Alesci
Decisioni in contrasto
di Giada Bocellari
Rassegna bibliografica
di Francesca Delvecchio e Nicola Triggiani
AVANGUARDIE
Il ricorso per Cassazione avverso la sentenza che applica la pena concordata - Corte di cassazione, sez. III, sent. 1° agosto 2019, n. 35200 – Pres. Izzo; Rel. Liberati

La Terza sezione della Corte di cassazione ha ribadito l’irrilevanza degli errori di calcolo commessi dalle parti nella determinazione della pena concordata. La pronuncia offre l’occasione di indagare, da un lato, i limiti, divenuti ancora più stringenti per effetto della c.d. Riforma Orlando, alla ricorribilità della sentenza di cui all’art. 444 c.p.p. e, ...
di Cesare Trabace

Il divieto per le parti private di indirizzare all'autorità giudiziaria atti tramite p.e.c.: un eccesso di formalismo - Corte di cassazione, sez. III, sent. 5 settembre 2019, n. 37126 – Pres. Izzo; Rel. Liberati

La decisione in commento – conformandosi all’orientamento giurisprudenziale prevalente – nega alle parti private la facoltà di adoperare la posta elettronica certificata per interloquire con il giudice e, più in generale, per depositare atti. Il divieto sembra, però, poggiarsi su fragili ragioni formalistiche piuttosto che su un’effettiva preclusione ...
di Lorenzo Belvini

Reformatio in peius di una sentenza assolutoria di primo grado e prova dichiarativa del perito o del consulente tecnico: le coordinate ermeneutiche dell'obbligo giudiziale di rinnovazione dell´istruzione dibattimentale in appello - Cass., sez. IV, sent. 16 aprile 2019, n. 38615 – Pres. Piccialli; Rel. Tornesi

Il legislatore del 2017, al fine primario di recepire a livello normativo le indicazioni emerse nell’ambito della giurisprudenza della Corte di Strasburgo, ha stabilito che, in caso di appello del pubblico ministero avverso una sentenza di proscioglimento per motivi attinenti alla valutazione della prova dichiarativa, il giudice dispone la rinnovazione dell’istruzione dibattimentale ...
di Francesco Callari

Le Sezioni Unite si pronunciano definitivamente sull'iscrizione nel casellario giudiziale del provvedimento di archiviazione per particolare tenuità del fatto - Corte di cassazione, sez. un., sent. 24 settembre 2019, n. 38954 – Pres. Carcano; Rel. Pistorelli

Con la pronuncia in commento le Sezioni Unite della Corte di cassazione, al termine di un’approfondita analisi delle fonti e ponendosi in un’ottica di bilanciamento concreto degli interessi in campo, hanno stabilito che il provvedimento di archiviazione per particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p. deve essere iscritto nel casellario giudiziale, fermo ...
di Ernestina Sacchetto

'Unicità dell'impugnazione', 'giudicato cautelare' e tutela dei latitanti: qualche perplessità sulle scelte della Corte e.d.u. - Corte Europea dei Diritti dell´Uomo, sez. I, sent. 5 settembre 2019 – ricorso n. 20983/12 – Rizzotto c. Italia

La sentenza in commento concerne le garanzie procedurali apprestate dall’art. 5, § 4, della Convenzione (diritto ad un tempestivo riesame della legalità della detenzione) al fine di consentire al latitante il controllo di legalità su un’ordinanza di custodia cautelare. La Corte e.d.u. ha riscontrato che al ricorrente non era mai stata concessa ...
di Antonio Tarallo

DIBATTITI TRA NORME E PRASSI
Salute mentale e detenzione: profili processuali e problematiche applicative

Con la sentenza della Corte costituzionale n. 99 del 2019 si è compiuto un enorme passo in avanti nella tutela effettiva della salute delle persone affette da problemi di malattia mentale detenute nelle nostre carceri, in particolare delle persone detenute con problematiche psichiatriche sopravvenute durante la detenzione. Difatti, prima del­l’intervento della Consulta, i ...
di Lidia Castellucci

L'ultimo tassello nel percorso legislativo di contrasto alla violenza domestica e di genere: la legge 'Codice Rosso'

La l. n. 69/2019 (c.d. legge “Codice Rosso”) mira a velocizzare il procedimento per alcune tipologie di reato e­spressione della violenza domestica e di genere, introducendo anche nuove fattispecie incriminatrici, come la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, e inasprimenti sanzionatori per altri reati già previsti ...
di Nicola Triggiani

Potenzialità del pubblico ministero e 'finestre' giurisdizionali

Il disegno originario del codice di rito, ancor prima che da interventi di modifica delle norme, è stato superato dalla prassi giudiziaria, dal modo con cui il processo si è concretamente atteggiato. L’indagine preliminare avrebbe dovuto essere un momento ben definito sia nei tempi che nei contenuti, per dare spazio e centralità alla fase processuale, invertendo il ...
di Vania Maffeo

Rilievi sull'impiego del troyan nei procedimenti per i reati contro la pubblica amministrazione

Il captatore informatico costituisce uno straordinario strumento investigativo ma anche un meccanismo in grado di incidere in maniera devastante nella vita “intima” dell’individuo “bersaglio”. Da ciò l’attenzione ai prodotti legislativi che, nel corso degli ultimi tempi, ne hanno esteso le potenzialità operative oltre (ed al di là) dei ...
di Mario Griffo

ANALISI E PROSPETTIVE
La tutela penale degli orfani per crimini domestici

Nell’intento di contrastare più efficacemente i crimini domestici e rendere più effettiva la tutela degli orfani di un genitore ucciso dal partner, la l. 11 gennaio 2018, n. 4 ha realizzato un intervento riformatore multidisciplinare, che ha inciso sul codice civile, penale, di procedura penale, nonché su talune leggi speciali. Il presente studio si sofferma sui ...
di Rosa Maria Geraci

La tutela delle detenute prima e dopo l'ultima riforma penitenziaria

Lo studio esplora i bisogni e i diritti riconosciuti alle donne detenute nella legislazione precedente e successiva alla recente riforma penitenziaria (d.lgs. n. 123 del 2018). L’attenzione, ancora una volta, sembra concentrata sul ruolo della detenuta madre, più che sulla donna in quanto tale, ignorando l’ampia sfera di interessi e bisogni specifici che caratterizzano ...
di Marilena Colamussi

L'accertamento della minore età dell'autore di reato tra disciplina nazionale e normativa europea

L’accertamento della minore età assume particolare rilevanza e attualità con il recente aumento dei flussi migratori di persone provenienti da paesi stranieri, tra cui molti giovani privi di documenti che ne attestino l’identità e l’età anagrafica, ovvero in possesso di documenti di dubbia genuinità o attendibilità. Si analizza, ...
di Lucio Camaldo

Il ne bis in idem internazionale e i limiti alla sua applicazione

Il principio secondo cui nessuno può essere perseguito più volte per lo stesso fatto può essere rinvenuto nei sistemi processuali penali interni, mentre la applicazione della regola nei rapporti tra Stati si fonda soltanto sulla presenza di trattati che la prevedano. In ambito europeo, sulla base di specifiche previsioni, il principio del ne bis in idem riceve ...
di Novella Galantini

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