Al culmine di trent’anni di tensioni e di incomprensioni, le scelte trancianti coagulatesi nella l. n. 33 del 2019 escludono radicalmente dall’accesso al rito abbreviato le imputazioni per reati punibili con la pena dell’ergastolo. Sul piano delle politiche di sistema nella stagione del populismo penale, la filigrana della novella del 2019 appare emblematica di nuove ...
di Giuseppe Di Chiara
Non è fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 6, comma 2, della legge 20 giugno 2003, n. 140 (Disposizioni per l’attuazione dell’articolo 68 della Costituzione nonché in materia di processi penali nei confronti delle alte cariche dello Stato), sollevata, in riferimento all’art. 68, terzo comma, della Costituzione, nella parte in ...
La recente decisione della Corte costituzionale, dichiarando non fondata la questione di legittimità dell’art. 6, comma 2, l. 20 giugno 2003, n. 140, sollevata in riferimento all’art. 68, comma 3, Cost., conferma la necessaria preventiva autorizzazione della Camera di appartenenza all’impiego di tabulati telefonici che coinvolgono parlamentari acquisiti a carico di ...
di Mauro Violante
Con la sentenza n. 82 del 2019, la Corte costituzionale dichiara l’illegittimità dell’art. 517 c.p.p., per violazione degli artt. 3 e 24 Cost., nella parte in cui non prevede la facoltà dell’imputato di richiedere al giudice del dibattimento l’applicazione della pena, a norma dell’art. 444 c.p.p., relativamente al reato concorrente emerso nel corso ...
Prosegue il percorso di riallineamento costituzionale della disciplina codicistica delle nuove contestazioni dibattimentali. Con la sentenza n. 82 del 2019, la Corte costituzionale riconosce all’imputato la “rimessione in termini” per accedere al patteggiamento in relazione al reato concorrente emerso nel corso dell’istruttoria. La pronuncia comprova quanto significative ...
di Chiara Buffon
Non sussiste alcuna violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza quando sia stato lo stesso imputato a precisare gli elementi di fatto sulla base dei quali il giudice è pervenuto alla diversa qualificazione giuridica del fatto.
Non sussiste alcuna violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza quando sia stato lo stesso imputato a precisare gli elementi di fatto sulla base dei quali il giudice è pervenuto alla diversa qualificazione giuridica del fatto.
di Lorenzo Pelli
In tema di ordine europeo di indagine passivo concernente l’adozione di un provvedimento di perquisizione e sequestro, il decreto di riconoscimento che il pubblico ministero deve emettere, ex art. 4, comma 4, d.lgs. 21 giugn...
Le prime decisioni di merito sull’OEI denotano un evidente disallineamento rispetto alla ratio ed al tenore letterale della disciplina dettata in materia tanto dal d.lgs. n. 108/2017 che dalla direttiva 2014/41/UE. In particolare, è quanto si verifica con riferimento al giudizio di riconoscimento dell’ordine effettuato dal pubblico ministero, di cui vengono svilite ...
di Rosa Maria Geraci
È costituzionalmente illegittimo l’art. 75, comma 2, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimaf...
La Corte costituzionale riconosce l’inammissibilità per manifesta infondatezza come causa preclusiva della declaratoria di non punibilità perché il fatto non costituisce reato, secondo il mutato orientamento giurisprudenziale. Si vuole dimostrare che, pure se il ricorso fosse stato ammissibile, ancorché infondato, la questione di costituzionalità non ...
di Clelia Iasevoli
La disciplina dei reati tributari, di cui al d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, reca una contraddizione in nuce. Da un lato, conferma – persino espandendolo – il doppio binario processuale introdotto dalla pregressa normativa. Dall’altro, ed a differenza di quest’ultima, prevede fattispecie incriminatrici imperniate, di regola, sull’evasione d’imposta. ...
di Giuseppe Biscardi
Lo scritto analizza l’ultima legge di riforma del giudizio abbreviato, approfondendo alcuni degli aspetti più delicati, come il tema della partecipazione del popolo all’amministrazione della giustizia, e la rinnovata disciplina sull’inammissibilità del rito e i relativi controlli.
di Francesco Zacchè
Il presente contributo si propone l’obiettivo di analizzare l’attuazione della Direttiva 2016/1919/UE del 26 ottobre 2016 in materia di legal aid, avvenuta con l’adozione del d.lgs. 7 marzo 2019, n. 24. Premessi brevi cenni in ordine al contesto europeo che ha dato origine alla direttiva in parola, ci si è soffermati sulle singole disposizioni che integrano il ...
di Francesca Dri
Emergenza, sicurezza e immigrazione sono il fulcro della politica dell’ex Esecutivo: non esistono equivoci sul fatto che i nuovi nemici da combattere siano gli stranieri. Si colloca, in primo piano, la tutela granitica della collettività messa a repentaglio anche da altri fenomeni diffusi: gli episodi di violenza legati a manifestazioni sportive, quelli che turbano l’assetto ...
di Orietta Bruno
Contrariamente a quanto avviene per le cautele personali, la disciplina del sequestro preventivo, ed in particolare di quello funzionale alla confisca, non è stata ben delineata dal legislatore. L’art. 321, comma 2, c.p.p., infatti, non offre spunti adeguati per individuare con chiarezza condizioni e i limiti della misura; la qual cosa ha generato un massiccio intervento ...
di Matteo Rampioni
Il contributo, ripercorrendo i principali arresti giurisprudenziali in tema, illustra la singolare parabola interpretativa che ha coinvolto l’istituto della messa alla prova. Per diversi anni l’interprete si è prudentemente mosso all’interno delle categorie dogmatiche tradizionali, non riuscendo, pur tuttavia, ad esorcizzare il rischio di un rigetto costituzionale per ...
di Maria Chiara Saporito