La “circolazione” investigativo-probatoria appare una priorità dell’Unione Europea; però, senza una condivisone di regole, il fenomeno si presenta rischioso per i livelli di tutela e potrebbe non riuscire a semplificare davvero le cose.
di Adolfo Scalfati
CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONI UNITE, 3 OTTOBRE 2016, N. 41432 – PRES. CANZIO; REL. PIERCAMILLO
È illegittimo il provvedimento di rigetto dell’istanza di rinvio dell’udienza per impedimento del difensore, dovuto a serie ragioni di salute o ad altro evento non prevedibile, né evitabile, se motivato con esclusivo riguardo alla mancata nomina di un sostituto ...
Le Sezioni Unite hanno affrontato il tema del legittimo impedimento del difensore di fiducia affetto da una seria patologia nell’ambito del giudizio camerale di appello a seguito di rito abbreviato, affermando, per un verso, che non è necessaria l’indicazione delle ragioni per le quali non è possibile la nomina di un sostituto processuale e, per altro verso, la piena ...
di Agostino De Caro
CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONI UNITE, SENTENZA 7 NOVEMBRE 2016, N. 46688 – PRES. CANZIO; REL. VESSICHELLI
In caso di sentenza di condanna relativa a un reato successivamente abrogato e sottoposto a sanzione pecuniaria civile, ai sensi del d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 7, il giudice della impugnazione, nel dichiarare che il fatto non è più previsto dalla legge come reato, deve ...
L’ultimo intervento di abrogazione/depenalizzazione “sostituisce” la pena, rispettivamente, con la sanzione pecuniaria civile (d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 7), e con la sanzione amministrativa (d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 8). Solo in quest’ultimo caso è espressamente previsto che il giudice penale debba decidere sulla domanda di danni pur a fronte ...
di Giuseppe Biscardi
CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONI UNITE, 1° SETTEMBRE 2016, N. 36272 – PRES. CANZIO; REL. FIDELBO
Ai fini dell’individuazione dei reati ai quali è astrattamente applicabile l’istituto della sospensione con messa in prova, il richiamo contenuto nell’art. 168-bis c.p. alla pena edittale detentiva non superiore nel massimo a quattro anni va riferito alla pena ...
Le Sezioni Unite hanno stabilito che l’art. 168-bis c.p., nella parte in cui per individuare i delitti in relazione ai quali è ammissibile la richiesta di sospensione con messa in prova fa riferimento alla pena detentiva massima di quattro anni senza specificare se le circostanze abbiano incidenza in tale calcolo, deve intendersi nel senso che la norma attribuisce rilevanza ...
di Lorena Puccetti
Il legislatore, con una complicata stratificazione di inteventi normativi, senza ritoccare il codice di procedura penale e dopo alcuni timidi tentativi, ha reso obbligatorio l’impiego della PEC per le notificazioni degli atti.
Allo stato, l’impiego di questo nuovo strumento tecnico di tramissione delle comunicazioni è limitato ai procedimenti dinanzi ai tribunali ed alle corti ...
di Alessandro Diddi
L’Autore propone una lettura della l. n.149/2016 in tema di cooperazione penale internazionale volta a sottolineare ambiti e limiti di operatività della nuova normativa.
di Francesca Ruggieri
Il legislatore del 2015 ha introdotto nell’ordinamento penale la causa di non punibilità della particolare tenuità del fatto, costruendola in modo significativamente diverso dall’omologo istituto già operante nel procedimento innanzi al giudice di pace. Nulla ha stabilito circa il coordinamento tra i due istituti, in particolare non ha chiarito se il nuovo, che si ...
di Vania Maffeo
Lo scritto cerca di inquadrare le videoconferenze transnazionali nel sistema dei mezzi di comunicazione di massa, sottolineandone la caratteristica fondamentale, cioè la delocalizzazione.
di Silvia Buzzelli
Accade spesso che al novum normativo non segua una disciplina organica volta ad adeguare l’ordinamento e le norme preesistenti. La riforma che ha riguardato la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari ne è un esempio. La nuova modalità operativa nelle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), pur non travolgendo la natura di misura ...
di Eva Mariucci
L’ordine europeo di indagine costituisce un nuovo strumento per l’acquisizione transnazionale della prova e degli atti investigativi, permettendo il loro trasferimento attraverso un titolo giudiziale unico. La Direttiva 2014/41/UE cerca di risolvere i problemi emersi in relazione ai preesistenti strumenti di riconoscimento reciproco in materia e, allo stesso tempo, pone fine al ...
di Angel Tinoco Pastrana