Con la legge delega “Cartabia” il legislatore si fa finalmente carico di “ricondurre ad unità” le schegge di “pratiche riparative” sparse all’interno del nostro ordinamento e, rispondendo a quanto già da tempo sollecitato a livello sovranazionale, sembra pronto a realizzare una sorta di “rivoluzione copernicana”: ergere la ...
di Elga Turco, Professore associato di Diritto processuale penale – Università del Salento
Il Regolamento (Ue) 2022/838 che modifica il Regolamento (Ue) 2018/1727 per quanto riguarda la preservazione, l’analisi e la conservazione presso Eurojust delle prove relative a genocidio, crimini contro l’umanità, crimini di guerra e reati connessi
Il conflitto Russo-Ucraino ha sollecitato l’adozione del Regolamento (Ue) 2022/838 del Parlamento Europeo e del Consiglio ...
di Valentina Vasta
Rimodulazione degli arresti domiciliari a misura delle persona offesa
In numerosi ambiti della giustizia penale è in atto un’opera di restyling, guidata dall’intento di rafforzare le garanzie a favore della vittima del reato. Il codice di rito ha manifestato ab origine una sensibilità specifica in questa direzione, riconoscendo alla persona offesa dal reato un titolo ...
di Marilena Colamussi
Corte e.d.u., 7 giugno 2022, Kohen ed altri c. Turchia)
Nelle prime due decisioni in commento, la Corte europea torna a pronunciarsi sul diritto ad un giusto processo, valutato complessivamente nell’interezza dell’iter processuale, a prescindere dalle singole fasi – come verrà meglio argomentato nella sentenza successiva – e dalle singole attività ...
di Giorgio Crepaldi
La Corte di giustizia ribadisce e precisa le sue posizioni sul diritto all’informazione e sulla tutela giurisdizionale effettiva del ricercato
(Corte di giustizia UE, Quarta Sezione, 30 giugno 2022, causa C‑105/21)
di Elisa Grisonich
Nella sentenza C-649/19 del 28 gennaio 2021 (C. giust. UE, 28 gennaio 2021, C-649/19, IR, in questa Rivista, 2021, p. 533), la Corte di giustizia ...
di Elisa Grisonich e Veronica Tondi
Sulla legittimità costituzionale dell’art. 517 c.p.p., in relazione ai reati connessi a norma dell’art. 12, comma 1, lett. b), c.p.p.
(C. cost., sent. 14 giugno 2022, n. 146)
Con la sentenza in esame, la Corte costituzionale è stata chiamata a pronunciarsi sulla questione di legittimità costituzionale dell’art. 517 c.p.p., sollevata in riferimento agli ...
di Chiara Rosa Blefari
Il giudice del patteggiamento non può subordinare d’ufficio la sospensione condizionale della pena alla prestazione di attività non retribuita a favore della collettività
(Cass., sez. un., 15 giugno 2022, n. 23400)
Il contrasto interpretativo sottoposto all’attenzione delle Sezioni unite concerne il potere del giudice del patteggiamento di subordinare la ...
di Teresa Alesci
La decorrenza del termine per la proposizione dell’impugnazione nell’ipotesi di sentenza con motivazione non contestuale
(Cass., sez. VI, 16 giugno 2022, n. 23608)
La giurisprudenza di legittimità si è espressa diversamente in ordine all’individuazione del dies a quo da cui decorre il termine per impugnare la sentenza, qualora la motivazione non sia contestuale ...
di Paola Corvi
N. Triggiani (a cura di), Informazione e giustizia penale. Dalla cronaca giudiziaria al “processo mediatico”, Bari, Cacucci, 2022, 1-709 pp.
La convivenza tra stampa e processo penale costituisce un pilastro dello Stato costituzionale di diritto. Un nesso fondamentale collega l’art. 21 all’art. 101 Cost.: vi si evince che il popolo ha diritto di sapere come viene ...
di Alessandra Sanna
Le sezioni unite, chiamate a dirimere il contrasto interpretativo sorto in relazione alla qualificazione della sentenza predibattimentale di proscioglimento “nel merito”, pronunziata dopo la regolare costituzione delle parti e prima della dichiarazione di apertura del dibattimento, delimitano l’ambito operativo dell’art. 469 c.p.p. alla fase degli atti preliminari al ...
di Luciano Calò, Dottore di ricerca in Diritto e processo penale – Università del Salento
La quinta sezione della Corte di Cassazione, nella sentenza n. 9416 del 18 marzo 2022, ha stabilito che nel processo minorile, quando viene acquisito nell’udienza preliminare il consenso dell’imputato minorenne alla definizione del giudizio ex art. 32 del d.p.r. 22 settembre, n. 488, sono consentite contestazioni suppletive finché non vi è la formale dichiarazione di ...
di Maria Rosaria Magliulo, Dottoranda di Diritto processuale penale– Università degli Studi di Napoli Parthenope
Con la sentenza in esame, la Suprema Corte ritorna sul concetto di “prova nuova” ai fini della revisione che tanto ha impegnato la giurisprudenza fin dalla vigenza della codificazione abrogata. Nello specifico, si è trattato di stabilire l’ammissibilità del mezzo di impugnazione straordinario per recidere il giudicato di condanna pronunciato, in relazione a un ...
di Eleonora A.A. Dei-Cas, Assegnista di ricerca in Diritto processuale penale – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Di recente la Corte di Strasburgo ha affermato la violazione dell’art. 6 C.e.d.u. nel caso di un uomo che, pur attinto da indizi di reità, nel corso delle indagini veniva sentito in qualità di teste e, quindi, senza l’assistenza di un difensore e senza potersi astenere dal rispondere. Il caso fornisce l’occasione per riflettere su analoghe pratiche in uso nel ...
di Francesco Trapella, Ricercatore in Diritto processuale penale – Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara
Nell’ammettere la possibilità di riformare in pejus la sentenza di assoluzione pronunciata in primo grado, senza previa rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale, quando la prova dichiarativa da riassumere sia divenuta irripetibile, la sentenza annotata recepisce la giurisprudenza convenzionale, la quale tollera deroghe ai canoni fissati dall’art. 6 C.e.d.u., ...
di Matteo Tullio Maria Rubera, Avvocato e Professore a contratto di Diritto processuale penale – L.u.i.s.s. Guido Carli
Con la sentenza in commento la Corte di cassazione, nella sua più autorevole composizione, ha affrontato il tema dei doveri dell’ufficiale giudiziario allorché l’operatore del servizio postale, incaricato di eseguire la notifica al domicilio eletto o dichiarato dall’imputato, ne abbia attestato l’irreperibilità. I principi espressi consentono di ...
di Filippo Lombardi, Magistrato
La sentenza in commento riconosce la possibilità di svincolo parziale delle somme in sequestro per consentire all’ente il pagamento delle imposte sui redditi illeciti passibili di confisca, ove il relativo inadempimento metterebbe a repentaglio la sopravvivenza stessa del soggetto economico. L’approdo, tratto, nel silenzio normativo, dal principio di proporzionalità, ...
di Paolo Troisi, Ricercatore di Procedura penale – Università di Roma “Tor Vergata”
Il rapporto tra testimonianza dell’avvocato e segreto professionale rappresenta un punto nevralgico in materia di prova.
Considerati i vuoti di tutela a livello normativo, solo una lettura costituzionalmente orientata del fenomeno può consentire una soluzione rispettosa della indispensabile riservatezza posta a garanzia di quel necessario rapporto fiduciario che connatura il ...
di Filippo Giunchedi, Professore associato di Diritto processuale penale – Università degli Studi Niccolò Cusano di Roma
È necessario far emergere il sottotesto della c.d. riforma Cartabia, valicando la barriera nominalistica che ne travisa il volto ed occulta l’imprinting. L’impianto varato detta la realtà della nuda prescrizione mimetizzata nella veste esteriore della “improcedibilità” dell’azione penale, espressione di un compromesso politico ed istituzionale. ...
di Carlo Morselli, Docente di Diritto dell’immigrazione – Università LUMSA di Roma
L’articolo mira ad approfondire un profilo fondamentale e assai dibattuto in ordine al rito speciale del patteggiamento. In particolare, l’Autore, alla luce di una specifica analisi delle indubbie particolarità del meccanismo giurisdizionale di applicazione della pena su richiesta delle parti, intende focalizzare l’essenza e l’operatività che la regola di ...
di Francesco Callari, Professore di Ordinamento giudiziario – Università degli Studi di Palermo