Il contributo verte sulla possibilità di adottare nel procedimento contro gli enti le clausole che permettono risposte non tradizionali, già note nell’ambito del giudizio penale nei confronti dell’imputato.
di Adolfo Scalfati
È costituzionalmente illegittimo l’art. 517 c.p.p., nella parte in cui, in seguito alla nuova contestazione di una circostanza aggravante, non prevede la facoltà dell’imputato di richiedere al giudice del dibattimento la sospensione del procedimento con messa alla prova.
La Corte costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità, per contrasto con gli artt. 3 e 24, comma 2, Cost., dell’art. 517 c.p.p., nella parte in cui, in seguito alla nuova contestazione di una circostanza aggravante, non prevede la facoltà dell’imputato di richiedere al giudice del dibattimento la sospensione del procedimento con messa alla prova. Superata la ...
di Leonardo Nullo
È costituzionalmente illegittimo l’art. 21-bis della legge 26 luglio 1975, n. 354 (Norme sull’ordinamento penitenziario e sull’esecuzione delle misure privative e limitative della libertà), nella parte in cui, attraverso il rinvio al precedente art. 21, con riferimento alle detenute condannate alla pena della reclusione per uno dei delitti di cui ...
La pronuncia si inserisce nel solco di una copiosa giurisprudenza costituzionale tesa alla rimozione degli automatismi penitenziari che irragionevolmente comprimono il diritto dell’infante a godere delle cure della madre detenuta. La censura investe, questa volta, la disciplina di accesso al beneficio dell’assistenza della prole in esterno, la quale, escludendo alcune categorie di ...
di Maria Chiara Saporito
È costituzionalmente illegittimo l’art. 2-bis della legge 13 giugno 1990, n. 146, nella parte in cui consente che il codice di autoregolamentazione delle astensioni dalle udienze degli avvocati adottato in data 4 aprile 2007 dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura (OUA) e da altre associazioni categoriali (UCPI, ANF, AIGA, UNCC), valutato idoneo dalla ...
La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della disposizione contenuta nell’art. 2-bis, l. n. 146/1990, nella parte in cui consente che il codice di autoregolamentazione delle astensioni degli avvocati interferisca con la disciplina della libertà personale, permettendo all’imputato, sottoposto a custodia cautelare, di chiedere o ...
di Teresa Alesci
Le misure di confisca costituiscono delle «pene» ai sensi dell’articolo 7 della Convenzione: tale conclusione, che è il risultato dell’interpretazione autonoma della nozione di «pena» ai sensi dell’articolo 7, comporta l’applicabilità di questa disposizione, anche in assenza di un procedimento penale ai sensi dell’articolo 6. ...
Ribaltando le conclusioni cui era pervenuta la sentenza Varvara c. Italia, la Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo, con la sentenza GIEM c. Italia, ha reputato compatibile al canone di legalità una confisca penale disposta a seguito di una declaratoria di prescrizione del reato.
La pronuncia europea si allinea, in tal modo, a quanto affermato dalla Corte ...
di Antonino Pulvirenti, Marco Lo Giudice
Il decreto di sequestro probatorio, così come l’eventuale decreto di convalida, anche qualora abbia ad oggetto cose costituenti corpo di reato, deve contenere una specifica motivazione in ordine alla finalità perseguita per l’accertamento dei fatti.
La Corte di cassazione, a Sezioni Unite, affronta un tema non nuovo nella giurisprudenza di legittimità, giungendo a sostenere la soluzione interpretativa, invero, già prevalente. L’importanza che riveste la decisione in analisi non è, dunque, individuabile nel novum, quanto piuttosto nella scelta ermeneutica in sé, volta ad esaltare ...
di Maria Francesca Cortesi
L’utilizzo, al fine di prevenire e reprimere i reati, dei dati del codice di prenotazione dei passeggeri dei vettori aerei se, da un lato, può rivelarsi valido strumento per fronteggiare il terrorismo ed altre gravi forme di criminalità, dall’altro, dà vita ad un sistema di sorveglianza di massa fondato sulla raccolta indiscriminata e l’analisi ...
di Paolo Troisi
Al fine di garantire una piena ed efficace tutela all’esercizio libero e sereno dell’attività difensiva, l’ordinamento non consente l’intercettazione dei dialoghi tra l’indagato e il suo difensore: infatti, di fronte ad una simile esigenza di riservatezza, l’interesse all’accertamento della responsabilità diviene secondario. Tuttavia, i ...
di Giorgia Padua
La legge n. 6 del 21 febbraio 2018 ha attribuito un’autonoma considerazione alla figura dei testimoni di giustizia, cioè a quelle persone che, per effetto delle dichiarazioni rese in procedimenti penali soprattutto di criminalità organizzata, si trovano esposte ad un serio pericolo. La considerazione, attraverso strumenti concreti, offerta ai diversi ambiti della vita ...
di Nicola Russo
La giurisprudenza di legittimità per lungo tempo ha ritenuto non soggette a revisione le sentenze di proscioglimento per prescrizione con condanna alle statuizioni civili, attesa l’impossibilità di ricondurre simili pronunce nell’alveo delle sentenze di condanna stricto sensu intese.
Sulla scorta delle indicazioni europee, però, si è ...
di Francesca Delvecchio
L’autodifesa esclusiva, praticata già in epoca coloniale, e riconosciuta dalla Corte suprema come diritto di rango costituzionale nel 1975, è una presenza tuttora visibile negli USA, principalmente, per ragioni ideologiche e socio-economiche, non ostante la sua ammissibilità di modello di difesa alternativo alla difesa tecnica abbia dato e dia luogo a molteplici ...
di Rosanna Gambini
È sempre più diffuso in giurisprudenza l’orientamento secondo cui è possibile utilizzare come prova la testimonianza degli ufficiali di polizia giudiziaria sul contenuto delle conversazioni intercettate.
Tale prassi conferma la tendenza da parte dei giudici a non tollerare aprioristiche esclusioni in materia probatoria e a considerare utilizzabile qualsiasi ...
di Agata Ciavola
Sin dall’esperienza codicistica previgente, il tema relativo all’utilizzabilità degli atti assunti in sede ispettiva e di vigilanza ha determinato la formazione di numerose questioni interpretative di cui oggi, nonostante le numerose pronunce della Corte costituzionale e la coniazione di una normativa ad hoc, ancora si discute.
di Matteo Rampioni
Prendendo le mosse dall’analisi del quadro normativo e dei principali orientamenti dottrinali e giurisprudenziali in materia di soglie di punibilità, l’Autore si sofferma sulla natura giuridica di questo problematico istituto, esaminando nel dettaglio le molteplici soluzioni ipotizzabili.
di Carlo Longari