Anche dopo la recente riforma, peraltro attesa da circa un ventennio, le intercettazioni sono destinate a rimanere una prova largamente atipica, plasmabile a piacimento dalla giurisprudenza e dalle prassi operative, senza effettive garanzie per gli interessi costituzionali che ne risultano coinvolti e con un significativo arretramento della tutela del diritto di difesa. Il tutto aggravato dal ...
di OLIVIERO MAZZA (Professore ordinario di Diritto processuale penale – Università di Milano-Bicocca)
Corte di cassazione, Sezione III, sentenza 25 gennaio 2018, n. 3659 – Pres. Rosi; Rel. Scarcella
In tema di nomina del difensore fiduciario, ove l’indagato (o l’imputato) sia sottoposto all’istituto dell’amministrazione di sostegno, ove la nomina del difensore di fiducia venga effettuata dall’amministratore dell’imputato espressamente ...
L’autore esamina in chiave critica una sentenza con la quale la Suprema Corte di Cassazione ha affermato che l’amministratore di sostegno può nominare il difensore di fiducia dell’imputato.
di Guido Colaiacovo
CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONI UNITE, SENTENZA 24 GENNAIO 2018, N. 3391 – PRES. CANZIO; EST. ROTUNDO
Non è estensibile ex art. 587 c.p.p., nei confronti del coimputato non impugnante concorrente nel medesimo reato, la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione se la causa estintiva è maturata successivamente all’irrevocabilità della ...
Con la pronuncia che si annota le Sezioni Unite, prestando ossequio all’orientamento maggioritario in seno alla giurisprudenza di legittimità sul tema dei rapporti tra effetto estensivo e giudicato, escludono che della declaratoria di estinzione del reato per prescrizione possa beneficiare, ex art. 587 c.p.p., il coimputato dello stesso reato che non abbia impugnato e per ...
di Emma Avella
CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONE II, SENTENZA 18 OTTOBRE 2017, N. 3314 – PRES. FUMU; REL. VERGA
In tema di preclusioni cautelari, è irragionevole ritenere che l’utilizzabilità di una specifica prova possa essere successivamente negata nell’ambito del medesimo procedimento e nei confronti della stessa parte sul presupposto che, una volta stabilita ...
Negli ultimi anni, una parte della giurisprudenza ha configurato un’inedita forma di preclusione in materia cautelare, tale da produrre i suoi effetti nel giudizio principale di merito.
La pronuncia offre l’occasione per analizzare il contrasto giurisprudenziale sul tema e interrogarsi sulle ragioni di questo cambiamento. L’intento è, inoltre, quello di delineare i ...
di Elisa Grisonich
CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONE III, SENTENZA 28 FEBBRAIO 2018, N. 9072 – PRES. RAMACCI; EST. SOCCI
In tema di responsabilità degli enti, in presenza di una sentenza che applica la particolare tenuità del fatto nei confronti della persona fisica che ha commesso il reato, il giudice deve procedere all’accertamento autonomo della responsabilità amministrativa ...
L’irrilevanza delle cause di non punibilità personali vale, nel sistema della responsabilità degli enti, anche con riguardo alla particolare tenuità del fatto; pertanto, nel caso di applicazione di quest’ultima all’autore del reato-presupposto, andrà comunque accertata – ai sensi dell’art. 8 d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 – ...
di Alessandro Bernasconi
CORTE COSTITUZIONALE, SENTENZA 2 MARZO 2018, N. 43 – PRES. LATTANZI
Il mutamento del significato della normativa interposta, sopravvenuto all’ordinanza di rimessione per effetto di una pronuncia della grande camera della Corte di Strasburgo che esprime il diritto vivente europeo, comporta la restituzione degli atti al giudice a quo, ai fini di una nuova valutazione sulla rilevanza ...
Nel quadro dell’ampio dibattito sulla compatibilità dei sistemi sanzionatori “dualistici” (amministrativo e penale), la questione della conformità del “doppio binario” penale-tributario, rispetto alle coordinate fornite dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, trova nella sentenza in analisi un importante snodo.
Recependo ...
di Marco Lo Giudice
Il contributo analizza le novità introdotte con d.lgs. 6 febbraio 2018, n 11. Si tratta di modifiche minime, ora riproduttive di precedenti pronunzie giurisprudenziali, ora vocate a migliorare aspetti schiettamente organizzativi dell’incedere del processo. Restano inalterati i gravi problemi del giudizio d’appello, in particolare, e delle impugnazioni in generale.
di Cristiana Valentini
Diretta a regolamentare le istanze di snellimento procedimentale ed invocata al fine tutelare la privacy dei soggetti interessati (o, comunque, coinvolti) da una arbitraria diffusione dei dialoghi captati ed, allo stesso tempo, tesa a garantire il diritto di cronaca, la nuova disciplina sulle intercettazioni sembra non trovare alcun successo nella platea dei destinatari. Gli operatori ...
di Francesco Vergine
L’utilizzo delle videoriprese nel processo non è oggetto di specifica disciplina legislativa. Tale lacuna è stata affrontata dalla giurisprudenza la quale, però, si è in prevalenza occupata di delineare gli argini entro cui l’autorità investigativa può realizzare riprese audiovisive, trascurando quelle effettuate al di fuori dal procedimento. ...
di Lorenzo Belvini
Il saggio tratta della rinnovazione dell’istruzione dibattimentale nel giudizio di rinvio che presenta aspetti peculiari rispetto alla disciplina prevista dall’art. 603 c.p.p.
di Filippo Giunchedi