Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore
30/01/2016
Fascicolo 1

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Prassi devianti e prassi virtuose in materia di intercettazioni

La prassi rappresenta una immancabile chiave di lettura della norma e può fungere da lente correttiva o da lente deformante rispetto al dato normativo. Nel caso delle intercettazioni, la prassi assume un ruolo ambivalente. Alle prassi devianti che contribuiscono a deformare il dato normativo si contrappongono prassi virtuose idonee a riportare sui binari della razionalità norme ...
di Elena Maria Catalano

SCENARI
Novità sovranazionali
di Andrea Conti
De jure condendo
di Marilena Colamussi
Corti europee
di Francesco Trapella
Corte costituzionale
di Francesca Delvecchio
Sezioni unite
di Teresa Alesci
Decisioni in contrasto
di Paola Corvi
AVANGUARDIE
Reati lesivi di interessi finanziari dell´UE e disciplina della prescrizione

CORTE DI GIUSTIZIA UE, GRANDE SEZIONE, SENTENZA 8 SETTEMBRE 2015 – TARICCO, CAUSA C-105/14 La normativa italiana in tema di prescrizione del reato prevista all’art. 160, ultimo comma, c.p., che prevede, in presenza di un atto interruttivo, un prolungamento di solo un quarto del periodo previsto dall’art. 157 ...

La sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea in tema di disapplicazione dei termini di prescrizione: medioevo prossimo venturo?

La decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea impone al giudice nazionale di disapplicare le norme che impediscono allo Stato interessato di rispettare gli obblighi imposti dall’art. 325, § 1 e 2, TFUE nella causa C– 105/14 (Taricco) ed in specie la normativa italiana in tema di prescrizione del reato prevista all’art. 160, ultimo comma, c.p., che prevede, ...
di Enrico Mario Ambrosetti

Sono inutilizzabili le dichiarazioni acquisite ai sensi dell'art. 210, comma 6, c.p.p. in assenza dell'avvertimento previsto dall'art. 64, comma 3, lett. c) c.p.p.

CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONI UNITE, SENTENZA 29 LUGLIO 2015, N. 33583 – PRES. SANTACROCE; REL. BIANCHI In sede di esame dibattimentale ai sensi dell’art. 210, comma 6 c.p.p., di imputato di reato connesso ex art. 12, comma 1, lett. c), c.p.p., o collegato ex art. 371, comma 2, lett. b), c.p.p., l’avvertimento di cui all’art. 64, comma 3, ...

L'avvertimento ex art. 64, comma 3, lett. c) c.p.p. è conditio sine qua non per assumere l'ufficio di testimone nell'esame dibattimentale ex art. 210, comma 6, c.p.p.: sono inutilizzabili le dichiarazioni acquisite in sua assenza

La sentenza delle Sezioni Unite, oltre che per i principi di diritto affermati, concernenti l’uno l’obbligatorietà dell’avviso previsto dall’art. 64, comma 3, lett. c) c.p.p., nell’esame dibattimentale ai sensi dell’art. 210, comma 6, c.p.p., l’altro l’inutilizzabilità delle dichiarazioni acquisite in assenza di tale avvertimento, ...
di Federica Casasole

Sulle conseguenze dell'impossibilità di applicare il “braccialetto elettronico” per una carenza organizzativa dell'ordinamento

CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONE I, SENTENZA 10 SETTEMBRE 2015, N. 39529 – PRES. CHIEFFI; REL. LA POSTA Se viene ritenuta dal giudice la idoneità degli arresti domiciliari a soddisfare le concrete esigenze cautelari, la applicazione ed esecuzione di detta misura non può essere condizionata da eventuali difficoltà di natura tecnica e/o amministrativa concernenti il ...

Per la Suprema Corte l'indisponibilità del “braccialetto elettronico” comporta l'applicazione degli arresti domiciliari “semplici”: una discutibile lettura dell'art. 275-bis c.p.p.

L’Autore analizza in modo critico una recente decisione della Cassazione in tema di braccialetto elettronico, nella quale si afferma che la mancanza del dispositivo di controllo determina l’applicazione della misura degli arresti do­miciliari “semplici”.
di Jacopo Della Torre

Il d.lgs. 7 agosto 2015, n. 137: il principio del mutuo riconoscimento per le decisioni di confisca

Il 6 agosto 2015 è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri il d.lgs. 7 agosto 2015, n. 137, recante disposizioni per conformare il diritto interno alla decisione quadro 2006/783/GAI del 6 ottobre 2006 del Consiglio dell’Unione europea relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca. Il d.lgs. n. 137 del 2015 ...
di di Mariangela Montagna

DIBATTITI TRA NORME E PRASSI
Le dichiarazioni delle vittime vulnerabili nei procedimenti penali

L’assunzione delle dichiarazioni delle c.d. vittime vulnerabili nell’ambito dei procedimenti penali, soprattutto in riferimento ad alcune tipologie di reato (e di vittime), è stata caratterizzata negli ultimi vent’anni da un complessivo miglioramento del sistema di protezione dei soggetti interessati, anche per effetto delle sollecitazioni sovranazionali e del conseguente ...
di Maria Monteleone Vera Cuzzocrea

La legge “Pinto”: profili critici tra diritto intertemporale e disciplina a regime dopo la l. n. 134 del 2012

La l. 24 marzo 2001, n. 89 (c.d. legge Pinto) ha disciplinato il diritto a chiedere l’equa riparazione per il danno patito a causa dell’irragionevole durata del processo, recependo la giurisprudenza di Strasburgo in materia di equo indennizzo per la violazione dell’art. 6, § 1, Cedu. Il contributo affronta le incompiutezze della disciplina, ponendo in risalto alcuni rischi ...
di Francesco Vitale

Il patteggiamento nei giudizi per reati corruttivi

Il nuovo art. 444, comma 1-ter, c.p.p., introdotto con legge 27 maggio 2015, n. 69, impone la restituzione del prezzo o del profitto del reato all’imputato che intenda accedere al patteggiamento per i delitti ex artt. 314, 317, 318, 319, 319-ter, 319-quiater e 322-bis c.p.. Si tratta di uno strumento a tutela della pubblica amministrazione; il lavoro punta a comprendere che ...
di Francesco Trapella

AVANGUARDIE
Reati lesivi di interessi finanziari dell´UE e disciplina della prescrizione

CORTE DI GIUSTIZIA UE, GRANDE SEZIONE, SENTENZA 8 SETTEMBRE 2015 – TARICCO, CAUSA C-105/14 La normativa italiana in tema di prescrizione del reato prevista all’art. 160, ultimo comma, c.p., che prevede, in presenza di un atto interruttivo, un prolungamento di solo un quarto del periodo previsto dall’art. 157 ...

La sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea in tema di disapplicazione dei termini di prescrizione: medioevo prossimo venturo?

La decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea impone al giudice nazionale di disapplicare le norme che impediscono allo Stato interessato di rispettare gli obblighi imposti dall’art. 325, § 1 e 2, TFUE nella causa C– 105/14 (Taricco) ed in specie la normativa italiana in tema di prescrizione del reato prevista all’art. 160, ultimo comma, c.p., che prevede, ...
di Enrico Mario Ambrosetti

Sono inutilizzabili le dichiarazioni acquisite ai sensi dell'art. 210, comma 6, c.p.p. in assenza dell'avvertimento previsto dall'art. 64, comma 3, lett. c) c.p.p.

CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONI UNITE, SENTENZA 29 LUGLIO 2015, N. 33583 – PRES. SANTACROCE; REL. BIANCHI In sede di esame dibattimentale ai sensi dell’art. 210, comma 6 c.p.p., di imputato di reato connesso ex art. 12, comma 1, lett. c), c.p.p., o collegato ex art. 371, comma 2, lett. b), c.p.p., l’avvertimento di cui all’art. 64, comma 3, ...

L'avvertimento ex art. 64, comma 3, lett. c) c.p.p. è conditio sine qua non per assumere l'ufficio di testimone nell'esame dibattimentale ex art. 210, comma 6, c.p.p.: sono inutilizzabili le dichiarazioni acquisite in sua assenza

La sentenza delle Sezioni Unite, oltre che per i principi di diritto affermati, concernenti l’uno l’obbligatorietà dell’avviso previsto dall’art. 64, comma 3, lett. c) c.p.p., nell’esame dibattimentale ai sensi dell’art. 210, comma 6, c.p.p., l’altro l’inutilizzabilità delle dichiarazioni acquisite in assenza di tale avvertimento, ...
di Federica Casasole

Sulle conseguenze dell'impossibilità di applicare il “braccialetto elettronico” per una carenza organizzativa dell'ordinamento

CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONE I, SENTENZA 10 SETTEMBRE 2015, N. 39529 – PRES. CHIEFFI; REL. LA POSTA Se viene ritenuta dal giudice la idoneità degli arresti domiciliari a soddisfare le concrete esigenze cautelari, la applicazione ed esecuzione di detta misura non può essere condizionata da eventuali difficoltà di natura tecnica e/o amministrativa concernenti il ...

Per la Suprema Corte l'indisponibilità del “braccialetto elettronico” comporta l'applicazione degli arresti domiciliari “semplici”: una discutibile lettura dell'art. 275-bis c.p.p.

L’Autore analizza in modo critico una recente decisione della Cassazione in tema di braccialetto elettronico, nella quale si afferma che la mancanza del dispositivo di controllo determina l’applicazione della misura degli arresti do­miciliari “semplici”.
di Jacopo Della Torre

Il d.lgs. 7 agosto 2015, n. 137: il principio del mutuo riconoscimento per le decisioni di confisca

Il 6 agosto 2015 è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri il d.lgs. 7 agosto 2015, n. 137, recante disposizioni per conformare il diritto interno alla decisione quadro 2006/783/GAI del 6 ottobre 2006 del Consiglio dell’Unione europea relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca. Il d.lgs. n. 137 del 2015 ...
di di Mariangela Montagna

DIBATTITI TRA NORME E PRASSI
Le dichiarazioni delle vittime vulnerabili nei procedimenti penali

L’assunzione delle dichiarazioni delle c.d. vittime vulnerabili nell’ambito dei procedimenti penali, soprattutto in riferimento ad alcune tipologie di reato (e di vittime), è stata caratterizzata negli ultimi vent’anni da un complessivo miglioramento del sistema di protezione dei soggetti interessati, anche per effetto delle sollecitazioni sovranazionali e del conseguente ...
di Maria Monteleone Vera Cuzzocrea

La legge “Pinto”: profili critici tra diritto intertemporale e disciplina a regime dopo la l. n. 134 del 2012

La l. 24 marzo 2001, n. 89 (c.d. legge Pinto) ha disciplinato il diritto a chiedere l’equa riparazione per il danno patito a causa dell’irragionevole durata del processo, recependo la giurisprudenza di Strasburgo in materia di equo indennizzo per la violazione dell’art. 6, § 1, Cedu. Il contributo affronta le incompiutezze della disciplina, ponendo in risalto alcuni rischi ...
di Francesco Vitale

Il patteggiamento nei giudizi per reati corruttivi

Il nuovo art. 444, comma 1-ter, c.p.p., introdotto con legge 27 maggio 2015, n. 69, impone la restituzione del prezzo o del profitto del reato all’imputato che intenda accedere al patteggiamento per i delitti ex artt. 314, 317, 318, 319, 319-ter, 319-quiater e 322-bis c.p.. Si tratta di uno strumento a tutela della pubblica amministrazione; il lavoro punta a comprendere che ...
di Francesco Trapella

ANALISI E PROSPETTIVE
Poteri del giudice e controlli nella messa alla prova degli adulti

La messa alla prova dell’imputato adulto ruota intorno all’ufficio di esecuzione penale esterna; al giudice restano tuttavia ampi margini di discrezionalità, sia nella fase di ammissione che in ordine alla valutazione dell’esito della prova, con possibilità di disporre – anche d’ufficio – la revoca dell’ordinanza di sospensione. Sullo ...
di Nicola Triggiani

Mutamento del giudice e nuova istruttoria: note sull'involuzione interpretativa

L’immutabilità del giudice è un aspetto caratterizzante il giusto processo ed è, implicitamente, prevista dall’art. 111, comma 3, Cost.; pertanto, la rinnovazione del dibattimento in caso di mutamento del giudice è attività doverosa. Nondimeno, l’assenza di una norma esplicita circa le modalità di rinnovazione istruttoria consente, ...
di Lorenzo Belvini

ANNATE