La prassi rappresenta una immancabile chiave di lettura della norma e può fungere da lente correttiva o da lente deformante rispetto al dato normativo. Nel caso delle intercettazioni, la prassi assume un ruolo ambivalente. Alle prassi devianti che contribuiscono a deformare il dato normativo si contrappongono prassi virtuose idonee a riportare sui binari della razionalità norme ...
di Elena Maria Catalano
CORTE DI GIUSTIZIA UE, GRANDE SEZIONE, SENTENZA 8 SETTEMBRE 2015 – TARICCO, CAUSA C-105/14
La normativa italiana in tema di prescrizione del reato prevista all’art. 160, ultimo comma, c.p., che prevede, in presenza di un atto interruttivo, un prolungamento di solo un quarto del periodo previsto dall’art. 157 ...
La decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea impone al giudice nazionale di disapplicare le norme che impediscono allo Stato interessato di rispettare gli obblighi imposti dall’art. 325, § 1 e 2, TFUE nella causa C– 105/14 (Taricco) ed in specie la normativa italiana in tema di prescrizione del reato prevista all’art. 160, ultimo comma, c.p., che prevede, ...
di Enrico Mario Ambrosetti
CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONI UNITE, SENTENZA 29 LUGLIO 2015, N. 33583 – PRES. SANTACROCE; REL. BIANCHI
In sede di esame dibattimentale ai sensi dell’art. 210, comma 6 c.p.p., di imputato di reato connesso ex art. 12, comma 1, lett. c), c.p.p., o collegato ex art. 371, comma 2, lett. b), c.p.p., l’avvertimento di cui all’art. 64, comma 3, ...
La sentenza delle Sezioni Unite, oltre che per i principi di diritto affermati, concernenti l’uno l’obbligatorietà dell’avviso previsto dall’art. 64, comma 3, lett. c) c.p.p., nell’esame dibattimentale ai sensi dell’art. 210, comma 6, c.p.p., l’altro l’inutilizzabilità delle dichiarazioni acquisite in assenza di tale avvertimento, ...
di Federica Casasole
CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONE I, SENTENZA 10 SETTEMBRE 2015, N. 39529 – PRES. CHIEFFI; REL. LA POSTA
Se viene ritenuta dal giudice la idoneità degli arresti domiciliari a soddisfare le concrete esigenze cautelari, la applicazione ed esecuzione di detta misura non può essere condizionata da eventuali difficoltà di natura tecnica e/o amministrativa concernenti il ...
L’Autore analizza in modo critico una recente decisione della Cassazione in tema di braccialetto elettronico, nella quale si afferma che la mancanza del dispositivo di controllo determina l’applicazione della misura degli arresti domiciliari “semplici”.
di Jacopo Della Torre
Il 6 agosto 2015 è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri il d.lgs. 7 agosto 2015, n. 137, recante disposizioni per conformare il diritto interno alla decisione quadro 2006/783/GAI del 6 ottobre 2006 del Consiglio dell’Unione europea relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca. Il d.lgs. n. 137 del 2015 ...
di di Mariangela Montagna
L’assunzione delle dichiarazioni delle c.d. vittime vulnerabili nell’ambito dei procedimenti penali, soprattutto in riferimento ad alcune tipologie di reato (e di vittime), è stata caratterizzata negli ultimi vent’anni da un complessivo miglioramento del sistema di protezione dei soggetti interessati, anche per effetto delle sollecitazioni sovranazionali e del conseguente ...
di Maria Monteleone
Vera Cuzzocrea
La l. 24 marzo 2001, n. 89 (c.d. legge Pinto) ha disciplinato il diritto a chiedere l’equa riparazione per il danno patito a causa dell’irragionevole durata del processo, recependo la giurisprudenza di Strasburgo in materia di equo indennizzo per la violazione dell’art. 6, § 1, Cedu.
Il contributo affronta le incompiutezze della disciplina, ponendo in risalto alcuni rischi ...
di Francesco Vitale
Il nuovo art. 444, comma 1-ter, c.p.p., introdotto con legge 27 maggio 2015, n. 69, impone la restituzione del prezzo o del profitto del reato all’imputato che intenda accedere al patteggiamento per i delitti ex artt. 314, 317, 318, 319, 319-ter, 319-quiater e 322-bis c.p.. Si tratta di uno strumento a tutela della pubblica amministrazione; il lavoro punta a comprendere che ...
di Francesco Trapella
CORTE DI GIUSTIZIA UE, GRANDE SEZIONE, SENTENZA 8 SETTEMBRE 2015 – TARICCO, CAUSA C-105/14
La normativa italiana in tema di prescrizione del reato prevista all’art. 160, ultimo comma, c.p., che prevede, in presenza di un atto interruttivo, un prolungamento di solo un quarto del periodo previsto dall’art. 157 ...
La decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea impone al giudice nazionale di disapplicare le norme che impediscono allo Stato interessato di rispettare gli obblighi imposti dall’art. 325, § 1 e 2, TFUE nella causa C– 105/14 (Taricco) ed in specie la normativa italiana in tema di prescrizione del reato prevista all’art. 160, ultimo comma, c.p., che prevede, ...
di Enrico Mario Ambrosetti
CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONI UNITE, SENTENZA 29 LUGLIO 2015, N. 33583 – PRES. SANTACROCE; REL. BIANCHI
In sede di esame dibattimentale ai sensi dell’art. 210, comma 6 c.p.p., di imputato di reato connesso ex art. 12, comma 1, lett. c), c.p.p., o collegato ex art. 371, comma 2, lett. b), c.p.p., l’avvertimento di cui all’art. 64, comma 3, ...
La sentenza delle Sezioni Unite, oltre che per i principi di diritto affermati, concernenti l’uno l’obbligatorietà dell’avviso previsto dall’art. 64, comma 3, lett. c) c.p.p., nell’esame dibattimentale ai sensi dell’art. 210, comma 6, c.p.p., l’altro l’inutilizzabilità delle dichiarazioni acquisite in assenza di tale avvertimento, ...
di Federica Casasole
CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONE I, SENTENZA 10 SETTEMBRE 2015, N. 39529 – PRES. CHIEFFI; REL. LA POSTA
Se viene ritenuta dal giudice la idoneità degli arresti domiciliari a soddisfare le concrete esigenze cautelari, la applicazione ed esecuzione di detta misura non può essere condizionata da eventuali difficoltà di natura tecnica e/o amministrativa concernenti il ...
L’Autore analizza in modo critico una recente decisione della Cassazione in tema di braccialetto elettronico, nella quale si afferma che la mancanza del dispositivo di controllo determina l’applicazione della misura degli arresti domiciliari “semplici”.
di Jacopo Della Torre
Il 6 agosto 2015 è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri il d.lgs. 7 agosto 2015, n. 137, recante disposizioni per conformare il diritto interno alla decisione quadro 2006/783/GAI del 6 ottobre 2006 del Consiglio dell’Unione europea relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca. Il d.lgs. n. 137 del 2015 ...
di di Mariangela Montagna
L’assunzione delle dichiarazioni delle c.d. vittime vulnerabili nell’ambito dei procedimenti penali, soprattutto in riferimento ad alcune tipologie di reato (e di vittime), è stata caratterizzata negli ultimi vent’anni da un complessivo miglioramento del sistema di protezione dei soggetti interessati, anche per effetto delle sollecitazioni sovranazionali e del conseguente ...
di Maria Monteleone
Vera Cuzzocrea
La l. 24 marzo 2001, n. 89 (c.d. legge Pinto) ha disciplinato il diritto a chiedere l’equa riparazione per il danno patito a causa dell’irragionevole durata del processo, recependo la giurisprudenza di Strasburgo in materia di equo indennizzo per la violazione dell’art. 6, § 1, Cedu.
Il contributo affronta le incompiutezze della disciplina, ponendo in risalto alcuni rischi ...
di Francesco Vitale
Il nuovo art. 444, comma 1-ter, c.p.p., introdotto con legge 27 maggio 2015, n. 69, impone la restituzione del prezzo o del profitto del reato all’imputato che intenda accedere al patteggiamento per i delitti ex artt. 314, 317, 318, 319, 319-ter, 319-quiater e 322-bis c.p.. Si tratta di uno strumento a tutela della pubblica amministrazione; il lavoro punta a comprendere che ...
di Francesco Trapella
La messa alla prova dell’imputato adulto ruota intorno all’ufficio di esecuzione penale esterna; al giudice restano tuttavia ampi margini di discrezionalità, sia nella fase di ammissione che in ordine alla valutazione dell’esito della prova, con possibilità di disporre – anche d’ufficio – la revoca dell’ordinanza di sospensione. Sullo ...
di Nicola Triggiani
L’immutabilità del giudice è un aspetto caratterizzante il giusto processo ed è, implicitamente, prevista dall’art. 111, comma 3, Cost.; pertanto, la rinnovazione del dibattimento in caso di mutamento del giudice è attività doverosa. Nondimeno, l’assenza di una norma esplicita circa le modalità di rinnovazione istruttoria consente, ...
di Lorenzo Belvini