argomento: corti europee - difesa
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Corte e.d.u 14 dicembre 2025, Vasile Pruteanu e altri c. Romania
Parole chiave: testimone dell’accusa assente - utilizzazione, ai fini della condanna, delle dichiarazioni rese nelle indagini - compatibilità con i diritti della difesa - mancata escussione compensata dalla presenza di adeguati fattori di controbilanciamento
L’impossibilità per la difesa di contro esaminare uno dei testimoni dell’accusa assente, considerati i diritti della difesa stessa, l’interesse della collettività e quello della vittima, non ha comunque pregiudicato l’equità complessiva del processo in esito al quale i ricorrenti sono stati condannati per tratta di essere umani e sfruttamento della prostituzione. L’utilizzo, ai fini dell’accertamento della colpevolezza, delle dichiarazioni rese nelle indagini e non assunte nel corso del giudizio, trova, infatti, nel caso concreto, una serie sufficiente di quei fattori di controbilanciamento la cui presenza, nella prospettiva dei Giudici europei (Grande Camera, 15 dicembre 2011, Al-Khawaja e Tahery c. Regno Unito; Grande Camera, Schatschaschwili c. Germania, 15 dicembre 2015), può giustificare l’ammissione di una dichiarazione testimoniale in sostituzione della prova diretta, senza perciò solo violare le garanzie convenzionali di cui all’art. 6, §§ 1 e 3, Cedu.