argomento: de jure condendo - azione/indagini preliminari
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di Elena Andolina
È stata assegnata alla Commissione Giustizia del Senato la proposta di legge S. 1295, d’iniziativa dell’onorevole Stefani, recante “Disposizioni in materia di contrasto dei delitti informatici e del trattamento illecito di dati”. La proposta mira ad arginare il preoccupante fenomeno del dossieraggio o del mercato di informazioni sensibili riguardanti soggetti politicamente esposti, imprenditori o semplici privati cittadini, operato attraverso la violazione di sistemi informatici protetti.
La p.d.l. si compone di tre articoli, intervenendo in una triplice direzione. L’articolo 1 della proposta incide sul codice penale, attraverso l'inserimento degli articoli 615-quinquies e 615-sexies, che introducono due nuove fattispecie di reato: rispettivamente, la diffusione non autorizzata di dati o informazioni provenienti da sistemi informatici protetti; e l'acquisto, detenzione di dati o di informazioni provenienti da sistemi informatici che siano stati violati. Si modifica, poi, la fattispecie del reato di estorsione - già novellato dalla recente legge 28 giugno 2024, n. 90 in tema di cyber sicurezza - prevedendo la possibilità che l'estorsione avvenga minacciando i fatti di cui al nuovo articolo 615-quinquies. L’articolo 2 interviene sul codice di procedura penale. Si modificano gli artt. 51, comma 3-quinquies, e 407, comma 2, lett. a), numero 7-ter), c.p.p., inserendo le nuove fattispecie di reato di cui agli articoli 615-quinquies e 615-sexies, tra quelle per le quali le funzioni di pubblico ministero sono affidate alla Procura distrettuale antimafia e antiterrorismo, ed il termine di durata massima delle indagini preliminari è elevato a due anni. Infine, l’articolo 3 interviene sull’art. 24-bis, comma 2, (Delitti informatici e trattamento illecito di dati) del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, allineando la nuova disciplina alle novità introdotte dalla legge n. 90/2024.