argomento: corti europee - rapporti giurisdizionali con autorita' straniere

Articoli Correlati: ASCC - consegna di una persona al Regno Unito ai fini dell - competenza della autotorità giudiziaria della esecuzione - esame autonomo della sussistenza di un rischio di violazione della Carta dei diritti fondamentali UE

Corte di giustizia UE,  Grande Sezione, 29 luglio 2024,  (Causa C-202/24)

Parole chiave: Accordo sugli scambi commerciali e sulla cooperazione tra Unione europea e Regno unito - consegna di una persona al Regno Unito ai fini dell’esercizio della azione penale disciplinata dall’Accordo - competenza della autorità giudiziaria della esecuzione - esame autonomo della sussistenza di un rischio di violazione della Carta dei diritti fondamentali UE

La domanda di rinvio pregiudiziale della Corte suprema irlandese si innesta nell’ambito della esecuzione di quattro mandati d’arresto emessi dalla autorità giudiziaria del Regno unito  di Gran Bretagna e  Irlanda del Nord ai fini dell’esercizio dell’azione penale per reati di terrorismo. La richiesta verte sulla interpretazione dell’Accordo sugli scambi commerciali e sulla cooperazione stipulato tra Unione europea e Comunità europea dell’energia atomica da un lato, e Regno unito dall’altro (ASCC), con riferimento agli artt.  49 § 1 (principio di legalità dei reati e delle pene) e 52 § 3 (equiparazione della portata dei diritti con quelli previsti dalla Cedu) della Carta di diritti fondamentali UE. Posto che l’esecuzione dei mandati d’arresto emessi dal  Regno unito dopo la scadenza del perioda transitorio specificato nell’Accordo di recesso dall’UE,  rinviene la propria disciplina nell’ASCC e non nella relativa Decisione quadro del giugno 2002, poi modificata  con Decisione quadro 2009/299/GAI del Consiglio d’Europa, i Giudici lussemburghesi affermano che gli Stai membri possono rifiutare di eseguire un mandato d’arresto soltanto per i motivi previsti dall’ASCC. Pertanto, nell’adottare una decisione di consegna di un  soggetto al Regno Unito sulla base dell’Accordo medesimo, l’autorità giudiziaria della esecuzione degli Sati membri è tenuta a esaminare in modo autonomo il rispetto dei diritti fondamentali riconosciuti dalla Carta.