argomento: novita' sovranazionali

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La Commissione europea ha pubblicato il quinto rapporto sullo stato di diritto, in cui sono esaminati gli sviluppi – sia positivi, sia negativi – di tutti gli Stati membri, prendendo in considerazione quattro settori chiave, ovverosia il sistema giudiziario, il quadro anticorruzione, il pluralismo e la libertà dei media. Il rapporto include una relazione per ognuno dei 27 Paesi che hanno aderito all’Unione europea, Italia compresa. Con riguardo al contesto giudiziario nostrano, la Commissione si concentra, tra l’altro, sul livello di indipendenza dei giudici come percepito dal pubblico in generale (basso: 36%) e dalle aziende (medio: 42%), sulle più recenti riforme (in particolare sul d.lgs. 28 marzo 2024, n. 44 attuativo delle delega in materia di ordinamento giudiziario), sul progetto di separare le carriere giudicante e requirente e sui criteri di priorità. Quanto alla qualità del servizio giustizia, la Commissione pone l’accento sui progressi del nostro ordinamento nel reclutamento di magistrati e personale amministrativo, nella digitalizzazione dei procedimenti (sebbene vi siano alcune criticità, a cominciare dai limiti nell’utilizzo dell’applicativo APP) e nel campo della restorative justice. Infine, il rapporto si concentra sull’efficienza della giustizia, evidenziando come, sebbene la lunghezza dei procedimenti stia continuando a diminuire, il problema permanga.