CONVERSIONE IN LEGGE, CON MODIFICAZIONI, DEL DECRETO-LEGGE 4 OTTOBRE 2018, N. 113, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE E IMMIGRAZIONE, SICUREZZA PUBBLICA, NONCHÉ MISURE PER LA FUNZIONALITÀ DEL MINISTERO DELL’INTERNO E L’ORGANIZZAZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELL’AGENZIA NAZIONALE PER L’AMMINISTRAZIONE E LA DESTINAZIONE DEI BENI SEQUESTRATI E CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA. DELEGA AL GOVERNO IN MATERIA DI RIORDINO DEI RUOLI E DELLE CARRIERE DEL PERSONALE DELLE FORZE DI POLIZIA E DELLE FORZE ARMATE
(L. 1 dicembre 2018, n. 132)
La l. 1 dicembre 2018, n. 132 (G.U., Sr. gen., 3 dicembre 2018, n. 281) ha convertito con modificazioni il d.l. 4 ottobre 2018, n. 113 (G.U., Sr. gen., 4 ottobre 2018, n. 231, per il cui commento si rimanda a Novità legislative interne, in questa Rivista, 2018, 6, p. 1026). Si tratta di un provvedimento dai contenuti eterogenei e con un ambito operativo che spazia dall’immigrazione e protezione internazionale alla sicurezza pubblica, passando per la lotta al terrorismo, fino all’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla mafia. In esso si prevede anche una delega al Governo in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate.
Il decreto sicurezza, come convertito e modificato dalla l. n. 132 del 2018, è entrato in vigore il 4 dicembre 2018 ed è composto da quaranta articoli, suddivisi nei seguenti quattro titoli:
disposizioni in materia di rilascio di speciali permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario, protezione internazionale e immigrazione;
disposizioni in materia di sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa;
disposizioni per la funzionalità del Ministero dell’interno, per l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
disposizioni finanziarie e finali.
Uno dei punti nodali del provvedimento concerne l’abolizione della protezione umanitaria insieme alla possibilità di revoca della cittadinanza, in caso di condanna definitiva per reati di terrorismo o legati all’appartenenza ad associazioni sovversive. Come da più parti sottolineato, le nuove norme sono volte a ridurre le possibilità di accoglienza introducendo canoni più stringenti. In tale ambito si inserisce, con la conversione, il monitoraggio dell’andamento dei flussi migratori, effettuato dal Ministro dell’interno entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge, con l’obiettivo della progressiva chiusura delle strutture temporanee disciplinate dall’art. 11 d.lgs. 18 agosto 2015, n. 142. In materia di interventi relativi alla protezione [continua..]