ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2014/42/UE RELATIVA AL CONGELAMENTO E ALLA CONFISCA DEI BENI STRUMENTALI E DEI PROVENTI DA REATO NELL’UNIONE EUROPEA
(D.lgs. 29 ottobre 2016, n. 202)
LA DIRETTIVA 2014/42/UE
Il d.lgs. 29 ottobre 2016, n. 202 (che entrerà in vigore il prossimo 12 dicembre) dà Attuazione [a]lla Direttiva 2014/42/UE relativa al congelamento e alla confisca dei beni strumentali e dei proventi da reato nell’Unione europea. Si tratta di un altro tassello che va a implementare la già cospicua impalcatura normativa degli strumenti ablativi in grado di paralizzare in maniera definitiva beni a disposizione delle organizzazioni criminali, nell’ambito di una moderna strategia di lotta contro la criminalità organizzata, che passa per la maggiore centralità del ricorso alle misure patrimoniali; centralità che si manifesta, contemporaneamente e con uguale forza, sia nella dimensione nazionale, che in quella europea e internazionale.
È di particolare significato sotto questo profilo che, sia in ambito europeo che in quello delle Nazioni Unite, l’elaborazione di strumenti specificamente dedicati alla lotta contro le organizzazioni criminali sia stata accompagnata, o addirittura preceduta, dalla adozione di norme in materia di misure patrimoniali. Del resto, proprio il sequestro e la confisca dei proventi di reato sono al centro delle linee guida e delle raccomandazioni elaborate nella c.d. “Strategia dell’Unione europea per l’inizio del nuovo millennio”, volta al contrasto della criminalità organizzata. L’esigenza posta a fondamento di questa strategia è quella di una preventiva armonizzazione delle norme in tema di confisca proprio per garantire maggiore effettività al sistema di contrasto alla criminalità organizzata operante su un piano internazionale.
Non solo. La volontà di contrastare forme di criminalità organizzata, operanti anche a livello internazionale, che si esplica attraverso il rafforzamento dell’istituto della confisca, quale strumento di adprehensio dei beni illecitamente costituiti trova sbocco necessario nel reciproco riconoscimento delle decisioni penali straniere. Sono stati di recente approvati il d.lgs. n. 137 del 2015, recante disposizioni per conformare il diritto interno alla decisione quadro 2006/783/GAI del 6 ottobre 2006 del Consiglio dell’Unione europea proprio relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca e il d.lgs. n. 35 del 2016 che ha dato attuazione alla decisione quadro 2003/577/GAI.
Su questo binario si incardina il decreto legislativo in commento, che dà attuazione alla Direttiva 2014/42/UE adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 3 aprile 2014, la cui base giuridica è fondata dagli artt. 82, § 2 e 83, § 1 TFUE che autorizzano [continua..]