Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore

indietro

stampa articolo leggi articolo leggi fascicolo


De Jure Condendo (di Nicola Triggiani)


LA RIFORMA DELLA DISCIPLINA DEI RAPPORTI GIURISDIZIONALI CON AUTORITÀ STRANIERE La Commissione Giustizia e la Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati stanno esaminando il d.d.l. C. 2813, presentato il 13 gennaio 2015 dal Ministro della Giustizia Orlando di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Padoan e recante “Delega al Governo per la riforma del libro XI del codice di procedura penale. Modifiche alle disposizioni in materia di estradizione per l’estero: termine per la consegna e durata massima delle misure coercitive”. Ove approvato, si tratterebbe del più incisivo intervento operato dal legislatore sull’ultimo libro del c.p.p., dedicato ai “Rapporti giurisdizionali con autorità straniere”, dopo la l. 5 ottobre 2001, n. 367 (“Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra Italia e Svizzera che completa la Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale del 20 aprile 1959 e ne agevola l’applicazione, fatta a Roma il 10 settembre 1998, nonché conseguenti modifiche al codice penale e al codice di procedura penale sulle rogatorie internazionali”). La riforma proposta dal Governo – come emerge dalla Relazione di accompagnamento al disegno di legge – trova fondamento nell’unanime riconoscimento dell’inadeguatezza dell’attuale sistema normativo di assistenza giudiziaria, a fronte di una criminalità (in particolare, quella organizzata) che ha ormai esteso il suo raggio d’azione ben oltre i confini territoriali dei singoli Stati ed è tesa a sfruttare tutte le opportunità offerte dalla globalizzazione dei mercati e dalle nuove tecnologie di comunicazione e informazione. Le modifiche che si vorrebbero introdurre costituiscono anche una priorità d’azione nella prospettiva della ratifica di molte convenzioni internazionali stipulate negli ultimi anni, a dimostrazione di una sempre maggiore volontà di cooperazione nel contrasto dei fenomeni criminali. Il progetto di legge – che ha tenuto conto dei risultati della Commissione di riforma del codice di procedura penale istituita con d.m. 26 luglio 2006 e presieduta dal Prof. Giuseppe Riccio (c.d. “Bozza Riccio”), nonché dei lavori in precedenza svolti dalla Commissione ministeriale incaricata di provvedere allo studio e alla redazione di schemi di testi normativi per l’adeguamento della normativa vigente agli atti internazionali concernenti l’Italia in materia processuale penale e allo studio dei necessari aggiornamenti del libro XI del c.p.p., Commissione quest’ultima istituita con d.m. 30 luglio 1999 e presieduta dal Consigliere della Corte di Cassazione Giuseppe La Greca – si compone di 4 articoli e valorizza la distinzione tra cooperazione in materia penale con le autorità degli Stati che non fanno parte dell’Unione Europea [continua..]

» Per l'intero contenuto effettuare il login

inizio


Fascicolo 4 - 2015