argomento: corti europee
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Corte e.d.u., 13 febbraio 2024, X c. Grecia
Parole chiave: violenza di genere - quadro giuridico interno adeguato - mancata osservanza delle autorità investigative e inquirenti nazionali - indagini inefficaci - vittimizzazione secondaria - violazione degli obblighi positivi imposti dagli artt. 3 e 8 Cedu
Una giovane cittadina britannica vittima di violenza sessuale durante una vacanza trascorsa con la madre in Grecia, denuncia alla Corte di Strasburgo la violazione degli artt. 3 e 8 Cedu, lamentando la inefficacia delle indagini e la mancata adozione di misure che le evitassero di subire una ulteriore vittimizzazione. Nonostante l’ordinamento giuridico greco contempli una disciplina adeguata alle peculiarità del grave delitto in questione, comprensiva anche di disposizioni tese a preservare l’integrità fisica e psicologica della vittima, secondo gli standard imposti in materia dalle fonti internazionali, i Giudici europei accolgono il ricorso. Essi ritengono infatti che le autorità investigative e giudiziarie, nel caso concreto, non ne abbiano tenuto conto, violando pertanto gli obblighi positivi imposti dalle norme convenzionali. Infatti, non soltanto omettevano di dare alla ricorrente una serie di avvisi relativi alle garanzie difensive, ma non valutavano le circostanze del caso dal punto di vista della violenza di genere, trascurando la estrema delicatezza dei fatti, la giovane età della presunta vittima, appena diciottenne, e la circostanza che si trovasse in un paese straniero del quale non conosceva la lingua.