argomento: de jure condendo - procedimenti speciali

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di Elena Andolina

In data 28 aprile 2023 è stato assegnato alla Commissione Giustizia della Camera la proposta di legge C. 951, d’iniziativa dell’onorevole Antoniozzi, recante “Modifica all’articolo 444 del codice di procedura penale, concernente l’esclusione dell’applicazione della pena su richiesta nei procedimenti per delitti sessuali in danno di minori”.

La tutela dei bambini e degli adolescenti deve, oggi più che mai, essere uno degli obiettivi primari della nostra società e con il presente disegno di legge si intende realizzare un ulteriore passo in questa direzione.

Nell’intento di predisporre strumenti normativi adeguati per combattere le formule più subdole di violenza contro i minori, la Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale (Lanzarote, 25 ottobre 2007) disciplina, oltre alle fattispecie di reato più diffuse in questo campo - quali l'abuso sessuale, la prostituzione infantile, la pedopornografia e la partecipazione coatta di bambini a spettacoli pornografici -anche i casi di grooming, cioè di adescamento di minori per scopi sessuali e di pedofilia nonché di pedopornografia culturale, che comprendono condotte poste in essere anche con i mezzi di comunicazione tecnologicamente più avanzati.

A fronte della ratifica della citata Convenzione con legge 1°ottobre 2012, n. 172 e della conseguente introduzione nel codice penale della fattispecie di reato dell’adescamento di minorenni (art. 609 undecies c.p.), si pone l’esigenza di colmare alcune lacune ancora esistenti nel nostro sistema. In tale ottica, il disegno di  legge in esame – che si compone di un solo articolo – si propone di integrare l’elenco delle fattispecie di reato, afferenti alla violazione della sfera sessuale del minore, escluse dall’applicazione della pena su richiesta. Prospettandosi l'inserimento, all'art. 444, comma 1 bis, c.p.p., dei reati di corruzione di minorenne, di adescamento di minorenne, compiuto anche tramite la rete internet, nonché di quello di turismo sessuale; ed estendendosi il divieto di accedere al patteggiamento nei casi di cessione di materiale pedopornografico anche non di ingente quantità.