argomento: de jure condendo - mezzi di prova e di ricerca della prova
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di Elena Andolina
É stata comunicata alla Presidenza del Senato, in data 19 dicembre 2022, la proposta di legge S. 416 - d’iniziativa degli onorevoli Zanettin e Scalfarotto - recante “Modifiche agli articoli 266 e 267 del codice di procedura penale, in materia di utilizzo del captatore informatico nei procedimenti per i delitti contro la pubblica amministrazione”.
Intervenendo sul comma 2 bis dell’art. 266 c.p.p. e sui commi 1 e 2 bis dell’art. 267 c.p.p. - come novellati per effetto della L. 9 gennaio 2019, n. 3 e del D.L. 30 dicembre 2019, n. 161, convertito con modificazioni nella L. 28 febbraio 2020, n. 7 - la presente p.d.l. intende escludere «i delitti dei pubblici ufficiali o degli incaricati di pubblico servizio contro la pubblica amministrazione per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni, determinata a norma dell’articolo 4» dal novero dei reati per i quali è sempre consentita – sia nei luoghi di cui all’art. 614 c.p. sia in via d’urgenza (mediante decreto motivato del p.m.) - l’intercettazione di comunicazioni tra presenti mediante inserimento di captatore informatico su dispositivo elettronico portatile.