argomento: decisioni in contrasto - procedimenti speciali
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La sentenza in commento rimette alle Sezioni Unite la soluzione di un contrasto giurisprudenziale creatosi in ordine alla nozione di “pena illegale”, la cui interpretazione risulta essere strumentale alla definizione dell’ambito del sindacato di legittimità in tema di patteggiamento, nell’ipotesi in cui in sede di comparazione delle circostanze sia effettuato il bilanciamento tra le attenuanti generiche e una sola delle circostanze aggravanti contestate. Una parte della giurisprudenza esclude, infatti, l’illegalità della pena richiesta dalle parti e applicata dal giudice, operando il giudizio di bilanciamento tra circostanze attenuanti ed una sola delle aggravanti ritenute, in quanto l'erronea pena così determinata corrisponde comunque, per specie e quantità, a quella astrattamente prevista dalla fattispecie (Cass. sez. VI, 20 luglio 2021, n. 28031; Cass., sez. V, 8 maggio 2019, n. 19757). Altra giurisprudenza, al contrario, considera in tal caso illegale la pena concordata dalle parti e applicata dal giudice, in quanto l'art. 69, comma 3, c.p. impone di procedere alla simultanea comparazione di tutte le circostanze ritenute (Cass., sez. V, 11 marzo 2021, n. 9818; Cass., sez. V, 23 maggio 2014, n. 24054 )