argomento: de jure condendo - atti del procedimento
» visualizza: il documento (d.d.l. C. 2693)Articoli Correlati: criminalità organizzata - interpreti e traduttori - misure di protezione
di Marilena Colamussi
La proposta di legge ordinaria C. 2693, d’iniziativa dell’Onorevole Galizia, recante: "Disposizioni per la protezione degli interpreti e dei traduttori che svolgono le funzioni di perito o di consulente tecnico nei procedimenti per reati di criminalità organizzata nazionale o internazionale" è stata assegnata all’esame della II Commissione Giustizia in sede referente (20 gennaio 2021).
Il disegno di legge prevede una serie di misure di protezione poste a tutela dell’incolumità e della sicurezza di interpreti e traduttori che, in qualità di periti o consulenti tecnici, svolgano le funzioni di ausiliari del giudice nei procedimenti di criminalità organizzata nazionale e internazione.
Come evidenziato dalla Relazione di accompagnamento alla proposta di legge, lo scopo è quello di fronteggiare le oggettive difficoltà che la magistratura incontra <<quando deve avvalersi della collaborazione di traduttori nei procedimenti contro le mafie nigeriana, cinese, albanese, ucraina, russa, sudamericana, giapponese e, in generale, internazionale, compreso il terrorismo arabo>>, dal momento che le conversazioni acquisite nel corso delle indagini sono deliberatamente svolte nei dialetti locali per impedire la comprensione dei contenuti comunicati.
Nel ventaglio di possibilità rimesse alla discrezionalità del giudice si annoverano: l’utilizzo di uno pseudonimo; l’accesso ai luoghi di svolgimento dell’incarico mediante ingresso riservato; la modifica delle caratteristiche fonetiche della voce; le misure di vigilanza e protezione personale, eventualmente estese anche alle persone legate da vincoli familiari e di convivenza con gli interpreti e i traduttori.