Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore

03/05/2020 - In cantiere un’ennesima delega al Governo per garantire l’efficienza del rito penale

di Marilena Colamussi

argomento: de jure condendo - azione/indagini preliminari

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di Marilena Colamussi

Presentato dal Ministro della Giustizia Bonafede, il disegno di legge C. 2435 recante: "Delega al Governo per l'efficienza del processo penale e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari pendenti presso le corti d'appello" risulta assegnato all’esame della Commissione Giustizia della Camera in sede referente, in data 24 aprile 2020.

L’intervento, di dimensioni astronomiche, ancora una volta si ispira al sistema del doppio binario, in quanto intende operare per alcuni ambiti con uno o più imprecisati decreti legislativi da adottare entro un anno dalla delega, e per altri settori con una normativa di immediata applicazione.  

Il disegno di legge si articola in quattro capi, di cui il primo dedicato alla delega al Governo per l’efficienza del processo penale; il secondo capo introduce modifiche alla disciplina sostanziale delle prescrizioni; il terzo capo contiene norme immediatamente precettive riguardanti misure straordinarie per assicurare la celere definizione dei procedimenti pendenti in fase di appello; e da ultimo il capo quarto relativo alle disposizioni finanziarie. 

Tra i principali interventi tesi ad abbattere i tempi morti del processo e favorirne la ragionevole durata si promuove: l’adozione delle modalità telematiche in materia di notificazioni; la modifica della disciplina dei termini di durata delle indagini preliminari modulata rispetto alla gravità dei reati; l’introduzione di criteri di priorità in ordine all’esercizio dell’azione penale fissati dall’ufficio del pubblico ministero; oltre ad una più ampia applicazione dei riti alternativi (ad esempio con l’adozione del patteggiamento per i reati punibili con una pena fino ad otto anni di reclusione).

Notevoli le riserve che suscita questo disegno di legge sul piano delle garanzie fondamentali del contraddittorio, della parità in armi, della difesa, che pure dovrebbero governare nel sistema del giusto processo.