Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore

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Corti europee (di Marcello Stellin)


CONTRADDITTORIO – IRRIPETIBILITÀ – SOLE OR DECISIVE RULE (Corte e.d.u., 28 novembre 2017, Rastoder c. Slovenia; Corte e.d.u., 12 dicembre 2017, Zadumov c. Russia) La pronunce in commento s’iscrivono in quel filone giurisprudenziale, relativo ai testi c.d. assenti, inaugurato con l’arrêt Uterpertinger c. Austria (Corte edu, 26 aprile 1991), i cui criteri orientativi sono stati recentemente rimodulati a seguito delle sentenze Al-Khawaja and Tahery c. Regno Unito (Corte edu, Grande Camera, 15 dicembre 2011) e Schatschaschwili c. Germania (Corte edu, Grande Camera, 15 dicembre 2015). Entrambi i casi esaminati in questa sede denotano un certo consolidamento dei principi invalsi, al netto dell’approccio olistico che da sempre caratterizza il modus procedendi dei Giudici alsaziani. Sia consentito muovere da un breve sguardo ai fatti sottesi alla prima sentenza. Il ricorrente, cittadino sloveno, era imputato di tentato omicidio, ai danni di tre uomini (Š.A., S.M. ed F.M.), in concorso con i suoi due figli. Tratto in arresto in data 18 marzo 2016, il Sig. Rastoder era apparso due giorni dopo, innanzi al giudice istruttore, assieme al proprio legale: in quella sede, il ricorrente aveva dichiarato di avere incontrato presso un bar una delle presunte vittime (tale Š.A.) per discutere alcune questioni relative all’affitto di un immobile di sua proprietà, in cui alloggiavano i dipendenti di Š.A. Stando a quanto riferito dall’indagato, sarebbe sorto un alterco tra costui, Š.A. ed una decina di suoi dipendenti. In quell’occasione, Š.A., insieme ad F.M., uno degli operai, avrebbe iniziato a percuotere il ricorrente: i figli di quest’ultimo, ch’erano stati previamente allertati, sarebbero accorsi in aiuto del padre. Siccome A.R., uno dei figli, era stato colpito da Š.A., il ricorrente – estratto un coltello lungo una decina di centimetri – avrebbe più volte pugnalato Š.A. alla schiena. A quel punto, tutti avrebbero abbandonato il locus commissi delicti (§ 8). I figli del ricorrente avevano confermato nella sostanza la versione del padre, precisando di essere giunti in aiuto di costui senza portare armi: E.R., l’altro figlio, si sarebbe difeso con un attaccapanni (§ 9). Anche le vittime erano state ascoltate. F.M. aveva riferito di essere stato aggredito dal Rastoder; analoga sorte avevano avuto S.M. ed Š.A., i quali, corsi ad aiutare il compagno, sarebbero stati attaccati, rispettivamente, da E.R. e da A.R., tutti armati di coltelli (§ 11). S.M. aveva riferito d’essere intervenuto per difendere F.M., attaccato dal ricorrente, ma di essere stato accoltellato da E.R., oltre che dal Rastoder, fino a perdere i sensi. (§ 12). Š.A. avrebbe, invece, tentato di aiutare tanto S.M. – ch’era stato pugnalato al collo [continua..]

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Fascicolo 2 - 2018