Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore

indietro

stampa articolo indice fascicolo leggi articolo leggi fascicolo


Novità legislative interne (di Maria Rosaria Magliulo)


Il decreto del 13 gennaio 2021: tra tutela dei diritti fondamentali e situazione emergenziale (D.m. 13 gennaio 2021) Il decreto ministeriale del 13 gennaio 2021, recante norme per il «Deposito di atti, documenti e istanze nella vigenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19» (G.U., 21 gennaio 2021, n. 16) entra in vigore il 6 febbraio 2021. Esso amplia il ventaglio di atti e istanze rispetto ai quali è previsto il deposito per via telematica nell’ambito del procedimento penale. Dall’entrata in vigore del provvedimento, sarà possibile depositare telematicamente anche le denunce, le querele, le istanze di opposizione alla richiesta di archiviazione, la nomina del difensore, la revoca e la rinuncia al mandato difensivo; questi atti andranno ad aggiungersi agli altri documenti di polizia giudiziaria, memorie, istanze e documenti successivi alla chiusura delle indagini preliminari, per cui era già stato previsto il deposito informatico. Dal 25 gennaio, infatti, è previsto il compimento di un ulteriore avanzamento, tramite l’avvio della sperimentazione del portale del processo penale telematico “bidirezionale”, che permetterà non solo di trasmettere, ma anche di consultare e ricevere gli atti da remoto. Questo decreto incoraggia, così come quelli ad esso antecedenti, l’uso della tecnologia per evitare la diffusione del Covid-19, dopo lo stop dei tribunali previsto fino al 31 maggio 2020, contenendo gli accessi agli uffici giudiziari. Se nella c.d. “fase uno”, infatti, si era optato per la paralisi dell’attività giudiziaria (salvo alcune eccezioni previste dall’art. 83, d.l. 17 marzo 2020, n. 18), con il d.m. in analisi il Governo intende assicurare l’amministrazione della giustizia, adottando idonee cautele in grado di tutelare la salute dei soggetti coinvolti nelle diverse fasi del procedimento. Il deposito per via telematica degli atti che riguardano un procedimento giudiziario avviene sul portale pst.giustizia.it. Già con provvedimento del 9 novembre 2020 del Direttore Generale dei sistemi informativi e automatizzati, erano stati individuati i requisiti tecnici e gli indirizzi di posta elettronica certificata per consentire la trasmissione telematica. Ciò, se da un lato semplifica e velocizza le procedure, consentendo la continuità operativa della giustizia senza mettere a rischio la salute degli operatori del diritto, dall’altro rischia di causare una lesione di alcuni principi fondamentali del nostro ordinamento, tra cui quello di oralità ed il diritto di difesa. Peraltro, appare inusuale che un regolamento vada ad incidere in una materia così delicata, regolata dal nostro codice di procedura penale. Questo potere è stato conferito al Decreto ministeriale dal d.l. n. 137 del 2020, in particolar modo dall’art. 24, comma 2: viene, quindi, attribuito [continua..]

» Per l'intero contenuto effettuare il login

inizio