Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore

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Il d.lgs. 7 agosto 2015, n. 137: il principio del mutuo riconoscimento per le decisioni di confisca (di di Mariangela Montagna)


Il 6 agosto 2015 è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri il d.lgs. 7 agosto 2015, n. 137, recante disposizioni per conformare il diritto interno alla decisione quadro 2006/783/GAI del 6 ottobre 2006 del Consiglio dell’Unione europea relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca. Il d.lgs. n. 137 del 2015 si fonda sul principio del reciproco riconoscimento di provvedimenti adottati da autorità giu­risdizionali di Stati membri dell’Unione europea e detta le modalità attraverso cui procedere per dare riconosci­mento ed esecuzione a decisioni di confisca adottate da autorità giudiziarie degli altri Stati membri ovvero per far eseguire negli altri Stati membri decisioni di confisca emesse dall’autorità giudiziaria italiana.

The legislative decree of August, 7, 2015, n. 63: the principle of mutual recognition to confiscation orders

On August 6, 2015, it was finally approved by the Council of Ministers the Legislative Decree August 7, 2015, n. 137 that provides the rules to apply the Framework Decision 2006/783/JHA of October 6, 2006, concerning the application of the principle of mutual recognition to confiscation orders. The legislative decree n. 137 of 2015 is based on the principle of mutual recognition of measures adopted by Courts of E.U. Member States. It provided the rules to give enforcement to confiscation orders taken by Courts of other Member States.

IL RECEPIMENTO DEGLI OBBLIGHI DERIVANTI DALLE DECISIONI QUADRO Il 6 agosto 2015 è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri il d.lgs. n. 137 del 2015, recante disposizioni per conformare il diritto interno alla decisione quadro 2006/783/GAI del 6 ottobre 2006 del Consiglio dell’Unione europea relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca. Il decreto legislativo in parola è stato adottato dall’Esecutivo sulla base della l. 7 ottobre 2014, n. 154, di delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea (Legge di delegazione europea 2013 – secondo semestre). In particolare, è l’art. 9 di tale legge a riguardare specificamente la delega al Governo per l’attuazione della decisione quadro 2006/783/GAI, relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca. Il varo del d.lgs. n. 137 del 2015 è molto importante poiché consente di fare un passo in avanti nell’attività di implementazione delle decisioni quadro fondate sul principio del mutuo riconoscimento. Va, tuttavia, rilevato il notevole ritardo con cui l’Italia ha dato attuazione alla decisione quadro 2006/783/GAI. Entrata in vigore il 21 novembre 2006, essa prevedeva come termine ultimo di recepimento negli Stati membri il 24 novembre 2008. Al 3 giugno 2015, 23 erano gli Stati membri che avevano comunicato di aver dato attuazione alla decisione come risulta dal documento n. 7574/1/15 del Consiglio dell’U.E.[1]. Nella allegata lista degli Stati mancano, però, i dati dell’Italia che, a quella data, risultava comunque sostanzialmente inadempiente, anche se con un processo formativo della legge in corso. Si tratta di un ritardo ora colmato con riferimento alla specifica decisione quadro 2006/783/GAI, ma che, purtroppo, connota spesso negativamente il nostro Paese nel procedimento di implementazione delle decisioni quadro e delle direttive dell’Unione europea. Tale lentezza è caratteristica che l’Italia deve riuscire a superare sia, com’è ovvio, per adempiere gli obblighi sovranazionali assunti, sia perché il nostro Paese potrebbe essere esposto, in ragione di questi ritardi, ad una procedura di infrazione ed al giudizio della Corte di giustizia, al proposito adita dalla Commissione europea e dai Paesi membri, ai sensi degli artt. 258 e 259 TFUE (Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea). Azione che può essere attivata per veder condannata la persistente violazione da parte di uno Stato membro dell’obbligo di trasporre le decisioni quadro. Siffatta possibilità è praticabile a decorrere dal 1° dicembre 2014, vale a dire da quando il controllo giurisdizionale della Corte di giustizia riguarderà anche gli atti [continua..]

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Fascicolo 1 - 2016