Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore

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Novità sovranazionali (di Elena Zanetti)


LA CONVENZIONE DEL CONSIGLIO D’EUROPA SULLA MANIPOLAZIONE DI COMPETIZIONI SPORTIVE (CETS N. 215) In occasione della XIII Conferenza dei ministri dello sport degli Stati membri del Consiglio d’Europa – svoltasi a Macolin (Svizzera) il 18 settembre 2014, sui temi della corruzione nelle manifestazioni sportive e della cooperazione in ambito sportivo su scala paneuropea – è stata aperta alla firma la Convenzione sulla manipolazione di competizioni sportive. La convenzione – messa a punto da un gruppo di redazione intergovernativo istituito dal Comitato di Direzione dell’EPAS (Enlarged Partial Agreement on Sport, organo che fornisce una piattaforma di cooperazione intergovernativa nell’ambito dello sport tra le autorità pubbliche dei suoi Stati membri) – era stata adottata il 9 luglio 2014, nel corso della 1205ª riunione dei delegati dei Ministri. Come si legge nel Rapporto esplicativo (§ 3) che accompagna la convenzione, con l’espressione “manipolazione di competizioni sportive” si è inteso far riferimento non soltanto agli “incontri” – competizioni in cui si confrontano due atleti o due squadre – né alla sola manipolazione del risultato finale di una competizione sportiva, ma più in generale a tutte le possibili modifiche intenzionali e irregolari dello svolgimento o del risultato di una competizione sportiva al fine di interferire in tutto o in parte con il carattere imprevedibile della competizione stessa per ottenere un indebito vantaggio personale o in favore di terzi. L’accresciuta commercializzazione degli eventi sportivi e la loro esposizione mediatica hanno favorito – specie a partire dagli anni 2000 – un consistente incremento degli interessi economici legati ad alcuni risultati sportivi e incentivato lo sviluppo di nuove attività lecite ed anche illecite. In questo contesto generale si segnalano due fenomeni peculiari: in primo luogo il moltiplicarsi delle tipologie di scommesse offerte, a volte in assenza di un controllo efficace da parte delle autorità competenti, così da favorire la diffusione di scommesse più facili da influenzare e di forme di manipolazione più difficili da scoprire. A ciò si aggiunge lo sviluppo di un consistente mercato illegale, che offre agli utenti margini di rendimento particolarmente elevati, in grado di attirare le organizzazioni criminali, interessate alla manipolazione delle competizioni sportive su cui sono effettuate le scommesse, al fine di ricavare profitti grazie ad esse, riciclando, in tal modo, denaro di provenienza illecita. Tali fenomeni – legati alla frode, alla criminalità organizzata e alla corruzione – generano indubbiamente interessi economici considerevoli, ma più in generale rappresentano una seria minaccia per il futuro dello sport, inteso come pratica [continua..]

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