Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore

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De jure condendo (di Danila Certosino)


Esclusione del patteggiamento per delitti sessuali in danno di minori

Il disegno di legge C. 951, d’iniziativa dell’on. Antoniozzi e assegnato alla Commissione Giustizia della Camera in sede referente in data 28 aprile 2023, mira ad introdurre modifiche all’art. 444 c.p.p., prevedendo l’esclusione dell’applicazione della pena su richiesta nei procedimenti per delitti sessuali in danno di minori.

Le fattispecie di reato commesse nei confronti di soggetti minorenni sono certamente tra quelle che generano una maggiore riprovazione sociale; davanti a tali crimini il legislatore tenta da anni di apprestare idonea protezione emanando norme volte, da un lato, a sanzionare gli autori e, dall’altro, a tutelare nel modo più compiuto le giovani vittime.

segue

La tutela dei minori ha subìto una lenta, ma costante evoluzione: in ambito sovranazionale il primo intervento in tal senso è rappresentato dalla Dichiarazione di Ginevra sui diritti del fanciullo del 1924, seguita dalla Dichiarazione dei diritti del fanciullo adottata il 20 novembre 1959 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU). Il principio quarto della Dichiarazione del 1959 riconosce al fanciullo il diritto alla sicurezza sociale e il diritto di poter crescere e svilupparsi in modo sano, individuando, altresì, la necessità che siano «assicurate, a lui e alla madre, le cure mediche e le protezioni sociali adeguate, specialmente nel periodo precedente e seguente alla nascita», nonché il diritto del fanciullo «ad una alimentazione, ad un alloggio, a svaghi e a cure mediche adeguate». Tale enunciazione ha costituito, negli anni, un faro nell’impegno dei diversi Paesi a tutela dell’infanzia e dei minori. La Convenzione sui diritti del fanciullo redatta a New York il 20 novembre 1989, ratificata e resa esecutiva in Italia dalla l. 27 maggio 1991, n. 176, ha poi rappresentato il primo strumento di tutela internazionale volto a riconoscere le diverse tipologie di diritti nei riguardi dei minori (umani, civili, culturali, economici, politici e sociali). In particolare, la Convenzione di New York ha stabilito il diritto dei bambini ad essere tutelati da tutte le forme di sfruttamento e di abuso sessuale. Ad oggi, la consapevolezza che i minori debbano essere messi al riparo da abusi e da violenze attraverso norme giuridiche sempre più incisive, precise e puntuali è ben presente nell’operato del legislatore nazionale, europeo e internazionale. È stata raggiunta una coscienza giuridica volta a garantire la massima protezione nei confronti dei bambini e degli adolescenti. Ciononostante, la legislazione non è riuscita a impedire la commissione di tali fattispecie di reato e, purtroppo, le pene previste dall’ordi­namento italiano non si rivelano idonee ad apprestare una valida funzione deterrente. Nel nostro Paese i reati in danno di minori sono circa sessantamila all’anno, dei quali meno del­l’1%viene denunciato; l’80% dei reati attiene a molestie, mentre il 10% riguarda violenze sessuali e il restante 10% attiene ad altre tipologie di reato. Peraltro, dagli studi condotti risulta appurato come i minori siano potenzialmente esposti a diverse tipologie di abusi, la maggior parte dei quali sono commessi all’interno delle mura domestiche o, comunque, da una persona nota alla vittima. Il legame affettivo, l’appartenenza dell’autore del reato al nucleo familiare della giovane vittima, il rapporto amicale o anche di sola conoscenza dei bambini con il proprio aggressore sono fattori che incidono in maniera ancor più grave sul danno emotivo arrecato alla vittima. L’esigenza di [continua..]

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